Dal 27 agosto al 9 settembre
Spettacoli e concerti dislocati nel territorio per raccontare i segni del Barocco: è quanto propone a Foligno dal 27 agosto al 9 settembre la 44/a edizione del Festival Segni Barocchi.
“Non ci sarà solo solo musica – ha detto il direttore artistico Fabio Ciofini presentando il calendario di eventi – ma anche altre espressioni artistiche.
C’è grande attenzione al territorio – ha sottolineato Ciofini – e vengono utilizzati strumenti storici solo in questa occasione quando invece dovrebbero essere usati più volte nel corso dell’anno trovando il modo di farlo attraverso la promozione di altre iniziative”.
L’assessore alla cultura Decio Barili ha sottolineato la “condivisione del programma con le varie associazioni e il collegamento con la Giostra della Quintana”.
Il Festival si apre con un concerto di organo di Tomeu Seguì Campis domenica 27 nella chiesa di San Nicolò a Foligno e con “Il canto di Shakespeare”, viaggio tra musiche e parole del teatro rinascimentale elisabettiano, sempre il 27, alle 21 all’Auditorium San Domenico, con Pamela Villoresi e l’ensemble “Musica Antiqua Latina”.
Il 28, a Sassovivo, al chiostro dell’Abbazia, i Solisti dell’Orchestra Barocca Siciliana propongono “Il Siciliano”, con musiche di Alessandro Scarlatti.
Martedì 29 agosto, a Foligno (Oratorio del Crocifisso) “L’avida sete”, in un racconto di Sandro Cappelletto, in una coproduzione con Amici della Musica, con l’ensemble “Rossoporpora”.
Saranno una quindicina i concerti nel territorio (Treggio, Belfiore, Pale, Vescia, Rasiglia, Colfiorito, Sassovivo, San Giovanni Profiamma) e sono previsti masterclass e un laboratorio di danza rinascimentale e barocca in coproduzione con “Foligno Danza Festival” .
Il 2 settembre al teatro San Carlo l’Accademia Hernans presenta “La Serenissima”. La rassegna propone il gran finale con la Notte barocca del 9 settembre, in piazza San Domenico. La Notte barocca si concluderà con lo spettacolo “Cosmogonia”, ideato per Foligno da Festigroup: un racconto a cielo aperto della nascita del cosmo, visualizzato in illustrazioni di ascendenza barocca e progettato per immagini.