Perugia, il Comune introduce il salario minimo per gli appalti

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La sindaca Ferdinandi: “Questa città sceglie di tutelare chi lavora”

   

La Giunta comunale di Perugia ha approvato oggi, mercoledì 22 ottobre, le Linee guida per la tutela della retribuzione minima salariale nei contratti pubblici. La sindaca Vittoria Ferdinandi lo ha definito “un segnale concreto di giustizia sociale” sottolineando che “Nessuna competizione economica può poggiare sullo sfruttamento o sulla svalutazione del lavoro”

Un provvedimento che rafforza l’impegno dell’Amministrazione a favore di un lavoro giusto, dignitoso e tutelato. Con la delibera la Giunta introduce una soglia minima retributiva oraria di almeno 9 euro lordi nei contratti pubblici del Comune oltre che promuovere ulteriori clausole premiali a tutela dei lavoratori, nel rispetto dei contratti collettivi nazionali stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative.

La delibera non comporta oneri per il bilancio comunale e l’applicazione di queste nuove disposizioni sarà monitorata da tavoli di confronto periodici con sindacati e associazioni datoriali.

“Si tratta di un atto – spiega la sindaca – che rafforza la qualità del lavoro e delle imprese, valorizzando chi rispetta le regole e tutela i propri dipendenti. Perugia vuole essere un modello di pubblica amministrazione che promuove una concorrenza sana, sostenibile e responsabile”

Le nuove linee guida prevedono anche clausole sociali per garantire la stabilità occupazionale, la parità di genere, l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità o in condizione di svantaggio, e la promozione di un dialogo costante con le parti sociali.

“Con questa decisione, il Comune di Perugia – si legge in una nota – conferma la propria visione di una città giusta, solidale e moderna, in cui lo sviluppo economico cammina insieme alla dignità del lavoro”

Martina Braganti