Sindaco di Assisi Stoppini: “grande gioia e responsabilità. traguardo importante, frutto di impegno condiviso e trasversale”
“Assisi accoglie con grande gioia, gratitudine e responsabilità la notizia che il 4 ottobre, ricorrenza di San Francesco, torna ad essere festa nazionale. Si tratta di un obiettivo importante, frutto di un impegno condiviso, lungo e trasversale che si fonda sul valore universale della figura del nostro Santo, che ha portato nel mondo un messaggio forte di pace, dialogo, fratellanza, attenzione agli ultimi e all’ambiente in cui viviamo”.
Così il sindaco di Assisi, Valter Stoppini, dopo che ieri la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge che dal 2026 riporta il 4 ottobre tra le ricorrenze civili, come era stato fino al 1977. Il testo passerà al Senato nei prossimi giorni, per il via libera definitivo.
“Per Assisi – evidenzia il primo cittadino – è un onore essere il cuore pulsante di una festa che unisce l’intero Paese, rafforzando il ruolo e la missione della nostra città come luogo d’incontro e speranza, chiamato a portare avanti l’eredità di San Francesco. Una responsabilità che sentiamo forte, soprattutto in questo momento storico difficile, segnato da guerre e divisioni che tutti insieme dobbiamo respingere, promuovendo innanzitutto la cultura della pace e dell’inclusione”.
“Nel corso degli anni – ricorda Stoppini – diversi sindaci e amministratori di Assisi hanno caldeggiato l’idea di riportare il 4 ottobre a festa nazionale. Anche la Regione Umbria si è espressa più volte favorevolmente in tal senso. La precedente amministrazione comunale, con il sindaco Stefania Proietti, oggi presidente dell’Umbria, ha rilanciato più volte la richiesta. Anche il Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di San Francesco ha sostenuto l’idea e ci sono state diverse proposte di legge. Oggi è stato raggiunto un traguardo importante, che lancia all’Italia e al mondo un messaggio chiaro e forte: pace, solidarietà, inclusione, rispetto per l’ambiente sono valori fondamentali, che vanno promossi e praticati, come antidoto al clima di odio e violenza che stiamo vivendo”.