Capitale italiana del Libro 2026: Perugia tra le città finaliste

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Il capoluogo umbro è chiamato a illustrare il suo progetto, “Gocce. L’acqua si fa voce” il 17 settembre nella sede del MiC

   

Il MiC, Ministero della Cultura ha annunciato i cinque Comuni finalisti per il titolo di Capitale italiana del libro 2026:

A contendersi il riconoscimento saranno: 

Carmagnola (Torino) con il dossier “Identità, libri e territorio”

Perugia con “Gocce. L’acqua si fa voce”

Pistoia con “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”

Nardò (Lecce) con “Nardò Capitale della Lettura Rigenerativa: Territori, Comunità, Futuro”

Tito (Potenza) con “Una lettura che rigenera. Tito 2026, tra identità, diversità, comunità e futuro”

Il 17 settembre le cinque città finaliste si recheranno presso la sede del Ministero della Cultura dove saranno chiamate ad illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli.

L’inserimento di Perugia nella short list per il titolo di Capitale Italiana del Libro 2026 è per noi motivo di grande soddisfazione e orgoglio

– afferma la sindaca Vittoria Ferdinandi –

 Il progetto nasce dalla convinzione che i libri possano e debbano essere fonte di salvezza per ciascuno di noi, veri e propri ponti verso la conoscenza, l’incontro e la rinascita personale e collettiva. Attorno a questa idea, associazioni, librerie, gruppi di lettura, editori, scuole e cittadini hanno messo a disposizione la loro creatività e le loro energie, componendo una costellazione di iniziative che nel 2026 potrà scandire la vita culturale della città. Perugia potrà diventare un laboratorio diffuso di cultura e partecipazione, in cui la lettura sarà esperienza quotidiana, occasione di incontro e motore di comunità

Perugia vuole diventare la città dove ogni libro è una goccia di vita e ogni lettore una sorgente di futuro. Una città che cresce grazie alla cultura, che scorre come l’acqua, portando con sé storie, emozioni e conoscenza, da condividere e diffondere ovunque

dice il vicesindaco con delega alle politiche culturali e alle biblioteche, Marco Pierini.

Abbiamo legato al tema del libro e della cultura quello dell’acqua, così importante per la nostra città a partire da un simbolo identitario e unico al mondo come la Fontana Maggiore. Gli spazi dell’acqua sono quindi stati collegati agli spazi della lettura, tutti luoghi fondativi e identitari della città. In più, ricordando che i ‘resistenti’ che salvano i libri in Fahrenheit 451 di Ray Bradbury si ritrovavano lungo le sponde di un fiume, il progetto si impernia anche sul tema della salvezza delle persone grazie alla lettura

Il Comune vincitore riceverà un contributo finanziario di 500.000 euro destinato alla realizzazione degli obiettivi e delle iniziative contenute nel dossier di candidatura. La giuria, al termine delle audizioni, sottoporrà al Ministro della Cultura il nome del progetto presentato che diventerà Capitale italiana del libro 2026.

Martina Braganti