“Se la maggioranza ha deciso di fare ciò che noi avevamo chiesto, ne prendiamo atto. Ora però lo faccia con chiarezza, responsabilità e ascoltando davvero i cittadini”
I consiglieri comunali Nicola Volpi (Fratelli d’Italia), Edoardo Gentili e Augusto Peltristo (Forza Italia) hanno presentato un’interrogazione urgente per ottenere risposte concrete e ufficiali sull’annunciato piano di ristori alle attività commerciali di viale San Sisto, colpite da mesi di cantieri e modifiche viarie legate al progetto del BRT.
L’iniziativa nasce da una vicenda già segnata da contraddizioni e ambiguità politiche. Alcune settimane fa, Volpi e Gentili avevano presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno per chiedere ristori straordinari alle attività danneggiate. La maggioranza ha bocciato l’atto, salvo poi – solo dopo – annunciare pubblicamente che i ristori ci saranno comunque, anche se senza precisare tempi, modalità o criteri.
A fronte di questa evidente incoerenza, i consiglieri avevano diffuso un comunicato stampa per denunciare la mancanza di chiarezza e coerenza da parte della Giunta. La risposta della maggioranza? Accusarli di “polemiche sterili”.
«La realtà è che avevamo chiesto esattamente ciò che oggi si promette: ristori a chi ha subito un danno concreto – spiegano Volpi, Gentili e Peltristo –. Se davvero si vuole aiutare San Sisto, non servono attacchi politici, ma risposte trasparenti e strumenti operativi. L’interrogazione serve a ottenere proprio questo.»
Nel frattempo, anche i cittadini fanno sentire la propria voce: nelle ultime ore una commerciante di viale San Sisto ha raccontato alla stampa i gravi disagi subiti, confermando che nessuno ha realmente ascoltato le istanze del quartiere, nonostante le continue promesse.
Con l’interrogazione presentata oggi, i consiglieri chiedono:
se sono state stanziate risorse specifiche,
quali attività commerciali potranno accedere ai ristori,
quali saranno i criteri di selezione,
e quali sono i tempi di attuazione degli interventi.
«Non ci interessano le polemiche – concludono – ma difendere chi lavora in un quartiere trasformato in un cantiere a cielo aperto. Se la maggioranza ha deciso di fare ciò che noi avevamo chiesto, ne prendiamo atto. Ora però lo faccia con chiarezza, responsabilità e ascoltando davvero i cittadini.»