Venti anni dal sisma del 1997: il programma delle iniziative

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Venti anni dal sisma del 1997: il programma delle iniziative. Il 3 ottobre il Presidente Mattarella sarà ad Assisi

   

Ricordare e fare un bilancio di tutto ciò che è stato fatto a vent’anni del terremoto che nel ’97 colpì l’Umbria.

Il programma del ventennale avrà un momento di grande rilevanza istituzionale il 3 ottobre ad Assisi, con la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Dal prossimo 26 settembre la Regione Umbria e i principali Comuni colpiti dal sisma del 1997 (Foligno, Spello, Assisi, Valtopina, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Sellano e Trevi) daranno il via ad una serie di eventi fino al 31 ottobre.

Le iniziative prenderanno il via alle ore 9 del 26 settembre con la cerimonia religiosa al Sacro Convento di Assisi in ricordo delle vittime del terremoto.

“Tutte le iniziative organizzate in occasione del ventennale dal sisma del ’97, nel loro insieme ci permettono di accendere i riflettori su quanto è stato fatto sul territorio in questi anni – ha spiegato la presidente Marini – Vent’anni da un evento sismico infatti, è un tempo sufficientemente lungo per poter osservare con lucidità i risultati raggiunti con la ricostruzione tracciando anche una linea di contatto tra l’esperienza del ’97 e ciò che ha caratterizzato la prima emergenza e le fasi successive agli eventi simici del 2016”.   

Il racconto in breve del sisma del ’97:

La sequenza sismica del settembre-ottobre 1997 ha colpito una vasta fascia della catena appenninica a cavallo tra Umbria e Marche, già teatro in passato di terremoti distruttivi.

I due eventi principali si verificano il 26 settembre: il primo durante la notte, alle 2.33, tra Colfiorito e Cesi una scossa con intensità VIII-IX Mercalli (5.6 della scala Richter) provoca già devastazione e paura.

Il secondo alle 11.40 è caratterizzato da una scossa ancora più violenta, con epicentro tra Colfiorito e Annifo, di intensità IX della scala Mercalli (5.8 Richter). Crolla anche una parte della volta affrescata della Basilica superiore di San Francesco ad Assisi. Sotto le macerie, muoiono in quattro: i due tecnici della Sovrintendenza ai Beni culturali dell’Umbria, Claudio Bugiantella e Bruno Brunacci e due religiosi, padre Angelo Api e il postulante Zdzislaw Borowiec.

Le immagini di quel crollo faranno presto il giro del mondo suscitando l’attenzione nei confronti delle popolazioni terremotate e la solidarietà della comunità internazionale.

Gli eventi tellurici proseguono nei primi giorni di ottobre e interessano anche l’area di Sellano-Preci in cui, il 14 ottobre alle 17.23, si verifica il terzo evento più importante della sequenza (intensità VII-VIII Mercalli (5.5 Richter).

A Foligno crolla il “torrino” del palazzo comunale. Una nuova e significativa scossa si registra il 26 marzo 1998, con epicentro Gualdo Tadino, con intensità del VII grado Mercalli (5.4 Richter), ed è seguita da altre scosse il 3 e 5 aprile, entrambe con intensità del VI-VII Mercalli, nella stessa zona.

Le scosse si susseguono, ma è un “bene” per i sismologi: se non si fossero diluite nel tempo, si sarebbe verificato un terremoto ben più distruttivo.

I numeri dell’emergenza

Il sisma danneggiò complessivamente circa 33.000 gli edifici privati e furono 22.604 le persone evacuate.

Subito dopo l’inizio del sisma la Regione istituì un Centro operativo regionale con funzioni di coordinamento, oggi ospitato nella nuova e moderna sede di Foligno, dove opera personale appartenente a diversi Enti e organismi con compiti di organizzazione, rilievo dei danni e sistemazione della popolazione.

Ad oggi sono rientrate nelle proprie abitazioni 22.337 persone, il 99 per cento di quelle evacuate nel 1997; sono stati ultimati 11.260 interventi, pari all’97 per cento, mentre la spesa complessiva, comprensiva dei mutui regionali, delle risorse comunitarie e quelle destinate a specifici interventi ammonta a 5.158 milioni, pari al 96 per cento delle risorse disponibili e programmate nel periodo 1998-2016.