Unione Comuni Trasimeno: “Bene sgravi della Regione, ora rafforziamo la struttura”

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Dopo le misure regionali per imprese e associazioni, l’Unione dei Comuni del Trasimeno illustra il piano per rafforzare le aree tecniche e creare la centrale di committenza

“Apprezziamo molto gli interventi predisposti dalla Regione Umbria, in particolare dagli assessorati di Simona Meloni e Tommaso Bori, a sostegno degli operatori economici e delle associazioni del Trasimeno. Misure che la Regione ha fatto proprie raccogliendo anche le istanze dell’Unione dei Comuni, alla luce della crisi idrica del lago. Questo è un passaggio significativo rispetto a una questione davvero complessa come la crisi idrica del Trasimeno”.

   

È quanto commenta Giulio Cherubini, reggente pro tempore dell’Unione dei comuni del Trasimeno, a proposito degli sgravi annunciati dalla Regione Umbria nella giornata del 18 settembre e che riguardano il canone dovuto per l’utilizzo delle pertinenze idrauliche e delle spiagge del lago: per le attività economiche con scopo di lucro (a cui era già stata accordata una riduzione del 30 per cento) è prevista una ulteriore riduzione che porta lo sconto totale al 50 per cento; per le associazioni senza scopo di lucro e le associazioni sportive dilettantistiche (che prima non erano incluse negli sgravi) è prevista una riduzione del 20 per cento.

Ma, approfittando della tematica, Cherubini va oltre e illustra come si sta muovendo l’Unione dei Comuni del Trasimeno per cercare di affrontare le sfide legate alla gestione di un territorio così vasto e articolato:

“La collaborazione che stiamo avendo con la Regione Umbria, e che ha portato anche a questi sgravi, è un’opportunità che dobbiamo sfruttare affinché l’Unione dei Comuni del Trasimeno possa diventare la solida, efficace ed efficiente struttura di gestione di quella che vorremmo diventi la ‘Città del Trasimeno’. L’Unione dei Comuni, infatti, deve ora fare un ulteriore salto di qualità per rafforzarsi e strutturarsi. Questo è un passaggio che chiediamo di poter realizzare a Regione Umbria, in particolare con il confronto con il vicepresidente Bori, che ha già dato un segnale significativo in tal senso. La struttura e l’organigramma attuali ci consentono l’attuazione di alcune funzioni proprie dei comuni: politiche sociali integrate e innovative (da poco è attivo anche il nuovo servizio di Pronto Intervento Sociale), l’assistenza tecnica per le strategie territoriali (ITI e Aree Interne), il bilancio, il turismo. Serve, senza ulteriori indugi, crescere per poter svolgere gli ulteriori compiti che garantiscono i grandi interventi per cui l’Unione è stata creata”.

Cherubini spiega infatti che quest’anno, a fronte di un nostro progetto di crescita, Regione Umbria ha aumentato il trasferimento delle risorse stato/regione per le funzioni associate delle unioni, di ulteriori 80.000 euro.

Dobbiamo utilizzare questi spazi di manovra economici che ci sono stati concessi per rafforzare l’Unione e consentirgli finalmente di essere un soggetto protagonista: questo anche in vista della messa a terra dei progetti elaborati nell’ambito della Snai (Strategia nazionale aree interne) Trasimeno, per cui ci sono risorse fondamentali e investimenti sul territorio per 12 milioni di euro”. In quest’ottica, il piano di rafforzamento strutturale dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, prevede proprio il rafforzamento delle aree tecniche e la creazione di una centrale di committenza propria.

“I Comuni del Trasimeno – conclude Cherubini – sono chiamati a un forte senso di responsabilità. Dobbiamo dimostrare di essere pronti a questo percorso di crescita, affinché poi l’ente regionale possa stabilizzare e portare avanti il suo percorso di sostegno alle Unioni dei Comuni. Un percorso ineludibile se vogliamo che realtà aggregate, che rispondono a interessi aggregati di aree vaste come il Trasimeno, possano avere successo”.

Nicola Torrini