Ucraina: “La discordia ceda il posto alla concordia”

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L’ appello di Brunello Cucinelli a chi governa

“Non so quale lingua parli Dio, ma a tutti i cuori dice la stessa parola: amatevi”.

   

Si chiude così una riflessione dell’imprenditore Brunello Cucinelli, intitolata “Lettera alla mia anima”, nella quale rivolge un appello a chi “governa il mondo”, affinché “la discordia ceda il posto alla concordia”.

“Penso che qualcosa nel mondo stia cercando di sopraffare i valori della fratellanza e della solidarietà – osserva, fra l’altro, Cucinelli – però sono convinto che questo tempo del dolore non avrà durata lunga, perché tutti sapremo come tornare verso la luce, guidati dagli uomini savi che governano il mondo. A loro mi rivolgo, come semplice uomo e come fratello, con lo spirito di Francesco d’Assisi, mio padre ispiratore, genio dei rapporti umani e del dialogo; verso di loro elevo il voto del mio animo, come la voce di tanti altri nel mondo, affinché la discordia ceda il posto alla concordia. Io so – prosegue – che le generazioni future ci giudicheranno sulla misura di quanto sappiamo costruire, e non ameranno le nostre distruzioni, perché dietro ad ogni edificio, ad ogni strada, ad ogni albero, ad ogni officina vi è la forza, la passione, il lavoro di tanti anni e di tante volontà che non possono sparire con la materia, ma continuano a vivere. Saranno i bambini a svegliarci, con la loro innocenza, la loro semplicità, la loro gioia, con la forza che cresce nei piccoli cuori per arrivare un domani ad essere loro a governare il mondo, perché il mondo è cambiato, e credo che le guerre abbiano perso ogni significato se mai ne abbiano avuto uno. L’appello a coloro che oggi governano il Creato è che guardino al futuro senza mai dimenticare l’eternità dei valori umani. Siamo custodi di un’eredità che ha saputo tante volte rinascere dalle proprie ceneri, ma dobbiamo fare tesoro di questa esperienza – afferma ancora Cucinelli – per diventare custodi previdenti e premurosi in grado di salvare il mondo prima che diventi nuovamente cenere”