Trust e fiduciarie a protezione del patrimonio nel “contenitore di pensiero” di Acacia Group

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Trust e fiduciarie a protezione del patrimonio nel “contenitore di pensiero” di Acacia Group. Illustrate caratteristiche e possibilità di utilizzo dell’istituto per gestione e separazione del patrimonio

   

La tutela del patrimonio attraverso le imprese fiduciarie e l’istituto del trust. In un momento di grande incertezza e instabilità sociale ed economica è questo lo spunto di riflessione offerto dal Think Tank organizzato giovedì 24 settembre da Acacia Group alle Cantine Goretti di Perugia. A discutere dell’argomento, nell’ottica di favorire la crescita delle aziende e offrire opportunità di sviluppo attraverso relazioni e momenti di confronto con professionisti e consulenti che accompagnano l’imprenditore verso il raggiungimento dei propri obiettivi aziendali, c’erano Alessandro Verdirrame, Executive director Goldman Sachs, Fernando Cioci, esperto in Trust  Fiduciaria del Giglio, Tiziano Sordini, financial planner, Carmine Roberto Cosentino, esperto in Regolamento generale sulla protezione dei dati e diritto d’impresa, Francesco Pace, Ceo di Acacia Group.

“Un trust – ha spiegato Cioci – è un’istituzione di carattere anglosassone che è stata recepita in Italia attraverso la convenzione dell’Aja nel lontano 1986 e fondamentalmente è un’opportunità di separazione di un patrimonio attraverso lo spossessamento effettivo, quindi è la destinazione di un patrimonio a un determinato beneficio o scopo. Questo tipo di operazione può essere consigliata in tutti i casi in cui la sensibilità dell’imprenditore o delle persone sia tale da voler dare una linea di separazione tra ciò che hanno fatto fino a quel momento e ciò che stanno facendo e faranno in futuro. In questo incontro, viene dato il senso di quello che è l’armonizzazione in Italia in forza delle circolari dell’Agenzia delle Entrate che ormai dal 2006 sono in vigore. Quasi tutti gli anni c’è una circolare dell’Agenzia delle Entrate che si dedica al trust, per cui un istituto ben recepito dall’amministrazione finanziaria”.

“Il trust – ha aggiunto Cosentino – è un atto pubblico dove un soggetto, il disponente, trasferisce l’amministrazione di alcuni beni ad un altro, il trustee, deputato ad amministrarli a favore di un beneficiario, nel caso ci sia o venga individuato in un secondo momento. Quello che con questo workshop vogliamo fare è dare delle istruzioni pratiche e riuscire a far capire all’imprenditore o alle famiglie qual è la reale natura del trust e utilizzarlo al meglio. L’obiettivo del trust per come è configurato si rivela particolarmente conveniente in caso di successioni, tutela dei soggetti deboli, pianificazione degli interessi familiari, aziendali e patrimoniali o con funzione di garanzia in ambito di fideiussioni”.

“In questa fase difficile – ha aggiunto Sordini – è molto importante mettere le competenze e le esperienze a fattore comune. Tutti gli imprenditori cercano soluzioni per rendere la vita aziendale più facile, il Covid ha portato le grandi istituzioni finanziarie a fare tante misure straordinarie di finanza. Quotidianamente mi occupo di gestione del patrimonio delle famiglie, organizzando al meglio la ricchezza dei miei clienti, per la parte liquida, immobiliare o aziendale. Trust e Fiduciarie sono alcuni degli strumenti che possono essere utilizzati per una corretta pianificazione successoria”.

Ha fatto da cornice all’evento la Cantina Goretti, dove Sara Goretti ha piacevolmente intrattenuto gli ospiti con un wine tasting; un gesto gentile che rientra nella filosofia della “Kindness” di Acacia Group per dare valore al territorio e verso chi ogni giorno fa impresa.

Francesco Pace