Todi punta sull’arte contemporanea con gli “attrattori culturali”

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Potenziare il patrimonio storico-culturale della città attraverso contaminazioni tra antico e moderno in un ponte ideale che faccia dialogare le forme e le espressioni dell’arte contemporanea con i luoghi storici simbolo della città. È il filo conduttore degli interventi previsti dal progetto “Le stratificazioni dell’arte: percorsi vecchi e nuovi in rete nel sistema museale di Todi”, presentato dal Comune di Todi nell’ambito del programma regionale degli “attrattori culturali” dell’Umbria finanziato con i fondi del POR FESR 2014–2020 stanziati dalla Regione. Contenuti ed obiettivi del progetto sono stati illustrati dal Sindaco di Todi Carlo Rossini e dall’Assessore regionale alla Cultura Fernanda Cecchini nella conferenza stampa di stamattina nella Sala della Giunta comunale. Il progetto tuderte, articolato in sei interventi distinti, prevede investimenti complessivi per 1.250.000 euro, di cui 1.100.000 euro sulle risorse stanziate dalla Regione Umbria a valere sulle risorse del Por Fesr e 150.000 euro di risorse individuate dal Comune. L’idea di fondo che anima il programma degli “attrattori culturali” a Todi è portare le forme di arte contemporanea che hanno caratterizzato il territorio negli ultimi decenni all’interno di luoghi storici simbolo della Città da valorizzare ed utilizzare anche come sedi espositive per l’arte contemporanea. Il programma prevede sei interventi distinti che riguardano il Parco della Rocca, le Cisterne Romane, la Sala Affrescata di Via del Monte, le Chiese Sant’Antonio e della SS. Trinità, i Portici Comunali e l’ex convento delle Lucrezie, meglio noto come complesso del Nido dell’Aquila. L’intervento più significativo, per un importo di 450.000 euro, riguarda la riqualificazione del Parco della Rocca, dove saranno installate le opere della scultrice Beverly Pepper donate alla Città, creando un vero e proprio nuovo ingresso in città, con una passeggiata, immersa nel verde e nell’arte, che dal Tempio della Consolazione porta fino a San Fortunato. Altro intervento consistente, per 200.000 euro, è quello sulle Cisterne Romane, dove è previsto il completamento del restauro e del recupero, creando anche in questo caso una originale sede espositiva. Le altre azioni di valorizzazione riguardano il completamento del recupero funzionale degli spazi dell’ex Convento delle Lucrezie (160.000 euro), interventi sui Portici Comunali per migliorarne la fruibilità (150.000 euro), il recupero del ciclo pittorico quattrocentesco della Sala Affrescata di Via del Monte per creare una sede espositiva e di incontri con a tema l’arte contemporanea e la riqualificazione degli spazi delle chiese di proprietà comunale di Sant’Antonio e della SS. Trinità da utilizzare anche a fini espositivi (290.000 euro).

“Ringrazio la Regione Umbria – sottolinea il Sindaco di Todi Carlo Rossini – per aver accolto questo progetto che permetterà di migliorare l’attrattività della città. Per Todi si tratta di una nuova grande opportunità dopo quelle dei fondi assegnati per la riqualificazione e ristrutturazione del nuovo Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica ed il potenziamento delle strutture museali in corso con gli interventi effettuati alla Sala delle Pietre ed al complesso dell’ex Convento delle Lucrezie“.

“Complessivamente – ha sottolineato l’Assessore Fernanda Cecchini – la Regione investe oltre 14 milioni di euro, frutto dei fondi del POR FESR 2014–2020, per potenziare gli ‘attrattori culturali’ dell’Umbria, finanziando i progetti di 8 Comuni legati alla riqualificazione e valorizzazione di complessi monumentali e del sistema museale insieme al rafforzamento della progettualità delle ‘Aree interne’ e del comprensorio del Trasimeno, integrando gli interventi previsti per le città interessate dalla strategia ‘Agenda urbana’. Obiettivo degli interventi è favorire sia la crescita culturale dei cittadini e che del turismo sostenibile facendo leva sul considerevole patrimonio culturale dell’Umbria. Il criterio adottato è di sostenere le idee progettuali più significative proposte dai Comuni per il completamento delle reti e dei sistemi culturali regionali, in una logica di arricchimento di un’offerta sinergica di strutture e servizi”.