Todi: “Note d’Estate”, sabato 5 settembre concerto del Trio Vignola

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Sabato 5 settembre 2015, alle ore 21 alla Sala delle Bandiere del Palazzo del Vignola di Todi, quinto appuntamento della rassegna internazionale di musica classica “Note d’Estate” con il concerto del Trio Vignola, che propone un interessante programma di musiche da film da John Williams ad Ennio Morricone e per finire un omaggio al grande Astor Piazzolla con “Les cuatro estaciones porteñas”. Il Trio Vignola, nato nel 2012 e costituito da Gustavo Gasperini (violino), Mauro Businelli (violoncello) e Stefano Giardino (pianoforte), suonerà in prima esecuzione questo programma a Todi per poi proseguire in varie città italiane e concludere per quest’anno in dicembre a Roma. Il concerto è un viaggio musicale attraverso le più belle e famose melodie di musica da film, intramezzate da due preludi per pianoforte per manifestare anche l’aspetto di “musica pura” che hanno scritto compositori come Rota e ŠostakoviČ. Il concerto proseguirà con un omaggio a Piazzolla. Quanto sono belle le “Quattro stagioni”? Tanto, davvero tanto. E quanti le conoscono? Praticamente tutti, se si parla dei celeberrimi concerti di Vivaldi, ben pochi, se invece ci si riferisce alla versione che l’argentino Astor Piazzolla compose 250 anni dopo. “Las cuatro estaciones porteñas” (cioè di Buenos Aires), lontanissime dai colori brillanti e dai leggiadri equilibri del barocco veneziano, rappresentano un mondo fatto di struggimento e di tenerezza, che palpita al ritmo del tango. Perché per questo compositore nato nel 1921 a Mar del Plata, la vita e le sue stagioni si muovono a ritmo di danza, potremmo dire Piazzolla sta al Tango come Chopin alla Mazurca. Ora con lentezza cullante, ora col brio di un locale notturno, emergono le luci e i suoni di un mondo lontano, cui accanto al pianoforte dialogano i due strumenti ad arco. Composte tra il 1965 e il 1970, le Cuatro Estaciones rappresentano uno dei migliori esempi dell’incontro fra tango e tradizione musicale colta, operazione e mediazione artistica attraverso cui Piazzolla poteva affermare “Il mio tango incontra il presente”. Le Estaciones sono “porteñe” perché il tango delle origini è “porteño”, ossia nato nel porto, quello di Buenos Aires, zona di scambi culturali, ambiente nativo da cui il tango si sviluppa come processo di intercultura per gli influssi internazionali che finisce per raccogliere: le danze ispaniche, sudamericane e africane. Il riferimento stesso alla frequentata tematica delle stagioni è esso stesso operazione di interscambio, traducendo nel titolo un pretesto artistico per affrontare colori, ritmi e strutture rappresentanti un saggio completo ed esauriente dello stile di uno degli autori più inclassificabili del Novecento. Piazzolla cura le sfaccettature della composizione musicale a partire dallo stabilire nel gruppo da camera i migliori equilibri, dando il giusto peso a ogni componente. Il materiale tematico è lirico ma allo stesso tempo angoloso, celando un’aggressività che identifica il tango come “musica di rabbia”, mentre il lirismo di certi temi si nasconde dietro un impianto elaborato con strutture ardite e d’avanguardia: l’uso delle dissonanze e del contrappunto e fuga (più linee melodiche indipendenti sovrapposte) è l’elemento dominante della rottura con la tradizione (un canone apre Primavera porteña, mentre in Otono Porteño troviamo un’allusione al celebre canone di Pachelbel). Dolcezza e aggressività convivono entro un carattere generale di grandi sbalzi d’umore, tinte forti fra due antipodi: il mondo poetico, soffuso e indistinto contrapposto al mondo della rottura, della reazione, ossessionato dalla ripetizione di moduli musicali identici. Ma il segreto di Piazzolla sta forse in un messaggio più nascosto, intimo, al di là di questioni formali, colte o meno colte, più o meno popolari. Difficile collocare Piazzolla in correnti precostituite, la sua musica è incatalogabile. In questo conferma le tendenze del Novecento musicale, privo di una scuola dominante, destinato a vivere tante vite quante quelle dei suoi compositori, ognuno unico. L’intreccio fra tradizioni colte, “classiche”, popolarità del tango e ricerca di nuove formule musicali rappresenta in Piazzolla una via per compensare la drastica scissione novecentesca tra pubblico e compositori, in uno stile inconfondibile. Appena sentiamo Piazzolla, non possiamo non dire “è Piazzolla”: “Se la mia musica è più elaborata, se è difficile al primo ascolto, ebbene, per tutto ciò mi sono rotto l’anima studiando. Cento volte ho sbattuto contro il muro e cento mi sono rialzato. Per questo sono Astor Piazzolla”. “Las cuatro estaciones porteñas” verranno precedute da la famosissima “Ave Maria”, cantata in tutto il mondo da Milva, oggi nella versione per violoncello e pianoforte dall’opera Maria di Buenos Aires, dalla Milonga en ré composta per il grande violinista italiano Salvatore Accardo e Oblivion.

Per informazioni

Ufficio Informazioni Turistiche Todi

075.8945416 / 075.8942526 / 075.8956227

turismo@comune.todi.pg.it

“NOTE D’ESTATE” 2015 – I PROSSIMI APPUNTAMENTI

Domenica 20 settembre, Palazzo Corradi (del Vignola) – Sala delle Bandiere, ore 18

Michele D’Ambrosio, pianoforte

Musiche di Respighi, Casella e Prokof’ev

Domenica 4 ottobre, Palazzo Corradi (del Vignola), Sala delle Bandiere, ore 18

Concerto in collaborazione con il Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia