“Ritardi sul potenziamento dell’ospedale di Pantalla”

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Nota di Meloni e Porzi (Pd)

“Avevano promesso un progetto di valorizzazione e potenziamento per l’ospedale della Media Valle del Tevere, dopo averlo indicato come presidio Covid nella gestione della pandemia. A quasi un anno da quella promessa, con il Piano sanitario alle porte del Consiglio regionale, lo stato del nosocomio è invece preoccupante, come denunciato dai numerosi comitati che in questi due anni si sono occupati della sopravvivenza dell’ospedale di Pantalla”.

   

Così le consigliere regionali Simona Meloni (Pd) e Donatella Porzi (Misto) che annunciano la presentazione di una interrogazione per chiedere alla Giunta quali provvedimenti intenda prendere

“per il potenziamento e il ripristino dei servizi per l’ospedale della Media Valle del Tevere, alle prese con difficoltà in diversi settori, dalla Chirurgia al Pronto soccorso, tenendo conto della scarsità di personale e della conseguente pressione per gli operatori in servizio in una struttura che serve ad un comprensorio di 60mila abitanti. L’ospedale di Pantalla – ricordano – nasce nel 2011, dopo soli quattro anni di lavori di costruzione, rispettando quindi tempi e investimenti. L’inaugurazione di questa struttura non ha rappresentato solo un trasferimento di personale e servizi con la conseguente chiusura degli Ospedali di Todi e Marsciano, ma una nuova fase della storia sanitaria di un intero comprensorio che ha contribuito al processo di riorganizzazione e riqualificazione generale della rete ospedaliera regionale, come in precedenza decisero le città di Gubbio e Gualdo Tadino con la realizzazione dell’Ospedale di Branca. Con l’ospedale di Pantalla il comprensorio della Media Valle del Tevere ha potuto contare su una continuità di accesso al diritto alla salute, indipendentemente dal reddito. La struttura è stata indicata nel 2020 come ‘covid hospital’ e, per dare seguito a questa decisione della Giunta regionale, si è provveduto allo svuotamento dell’ospedale, chiudendo tutte le attività sanitarie ordinarie: chiusura del punto nascita, smantellamento dell’equipe ostetricoginecologica, chiusura della chirurgia, delle sale operatorie e trasferimento delle apparecchiature a Branca, si chiude la riabilitazione, il centro dialisi e tutti i servizi quali Tac, RM, laboratorio analisi e il pronto soccorso. Il sacrificio – continuano Meloni e Porzi – è stato accettato dai cittadini, certi che, non appena fosse passata l’emergenza, l’Ospedale della Media Valle del Tevere sarebbe tornato ad essere quel presidio sanitario fondamentale per migliaia di cittadini. Non solo com’era, ma anche arricchito dei mezzi messi a disposizione dalla generosità degli stessi cittadini che hanno dato vita ad una cospicua raccolta di fondi per aumentarne le dotazioni da lasciare all’Ospedale al momento della ripartenza e con creazione di una terapia intensiva. Era stato anche promesso con la deliberazione del 26 gennaio 2022 in Assemblea legislativa. Contrariamente ai proclami – spiegano Meloni e Porzi – la situazione attuale in cui versa l’ospedale non è delle migliori. Nel corso dell’ultimo incontro dei Comitati, a cui hanno partecipato rappresentanti del Coordinamento Ospedale MVT di Todi e il Comitato Difesa dell’Ospedale di Pantalla di Marsciano, rappresentanti di varie categorie, fra cui anche operatori dell’Ospedale, sono state evidenziate ed analizzate le criticità in cui sta versando l’ospedale: il Pronto Soccorso è l’unica struttura funzionante H24 in tutta il territorio della Media Valle del Tevere, con ciò che ne consegue come impegno per gli operatori che troppo spesso si trovano a lavorare in condizioni estremamente stressanti; i pazienti della MVT vengono ricoverati negli ospedali di Branca, Città di Castello e Castiglione del Lago, ma allo stesso tempo vengono ricoverati a Pantalla i pazienti provenienti dall’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia; il Reparto di Chirurgia sembra sull’orlo dello smantellamento, ricovera solo su prenotazione e si accinge a perdere la sua figura apicale a causa del prossimo pensionamento del direttore previsto per il 31 dicembre, per il quale ad oggi non è stato predisposto alcunché in termini di sostituzione o proroghe; allo stesso tempo appare sempre più concreta la possibilità di perdere altre figure apicali dell’Ospedale a favore di strutture private, che evidentemente offrono più garanzie o migliori condizioni lavorative. Da questo quadro – concludono Meloni e Porzi – emerge la necessità di capire quali siano le intenzioni dell’amministrazione regionale in merito al ripristino delle prestazioni di chirurgia dell’ospedale di Pantalla a pieno regime e come si intenda procedere in relazione al probabile pensionamento del direttore di Chirurgia. Inoltre intendiamo conoscere quali saranno i tempi per il potenziamento del Pronto soccorso”.