“Riconoscere la fioritura di Castelluccio quale evento naturale di interesse regionale”

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“Riconoscere la fioritura di Castelluccio quale evento naturale di interesse regionale”. A Bianconi (Misto) risponde l’Assessore Agabiti: “Regione disponibile ma non competente in materia”

   

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Vincenzo Bianconi (gruppo Misto) sull’“Attuazione dell’impegno alla Giunta in merito al riconoscimento della ‘Fioritura di Castelluccio di Norcia’ quale evento naturale di interesse della Regione”. In particolare l’atto chiede

“quali iniziative intraprese al fine di garantirne adeguati servizi, sicurezza, immagine, animazione e sviluppo”.

Illustrando l’atto, Bianconi ha spiegato che

“questa Aula l’8 settembre 2020 ha approvato all’unanimità un ordine del giorno basato su una mia mozione che impegnava la Giunta a ‘riconoscere la fioritura di Castelluccio di Norcia quale evento di grande interesse ed identitario dell’immagine e dei valori con i quali la Regione Umbria si presenta in Italia e nel mondo’. Per questo chiediamo all’Esecutivo se e quali iniziative ha intrapreso per l’attuazione di questa deliberazione, chiarendo se e quali attività starebbe realizzando al fine di scongiurare il ripetersi dei disagi e i rischi per i visitatori della Piana di Castelluccio di Norcia in occasione della prossima fioritura, senza allo stesso tempo che queste iniziative possano procurare grave danno alla già molto provata economia di tutto il Comune di Norcia, della Valnerina e dell’Umbria intera. Oramai manca poco più di un mese all’inizio della stagione estiva. Negli anni scorsi, e in particolare nella estate 2020, la Piana di Castelluccio è stata oggetto di un impressionante flusso di turisti, arrivati quasi esclusivamente in automobile. Cosa che ha creato lunghissime file stradali con conseguenti forti disagi per gli stessi visitatori. Inoltre tali ingorghi stradali avrebbero potuto determinare potenziali rischi rendendo difficile l’intervento dei soccorsi in caso di incidenti, malori o incendi nell’area. Tale situazione di congestione, oggetto di numerose lamentele e critiche, rischia di compromettere l’immagine positiva di Castelluccio, di Norcia, della Valnerina e di tutta l’Umbria. Occorre costruire un modello di gestione a partire da quest’anno in grado di non far venir meno, da una parte, la ricaduta economica della fioritura su tutto il territorio e dall’altra che sia in grado di prevenire il ripetersi di disagi e rischi per i turisti ed i residenti”.

L’assessore Agabiti ha puntualizzato che

“l’organizzazione della manifestazione deve scongiurare disagi, aspetti che afferiscono all’ordine e all’incolumità pubblica, collegata all’afflusso di numerosi veicoli, comunque materia non di competenza regionale. È in una riunione alla presenza del Prefetto che si definiscono le modalità di afflusso dei visitatori, la Regione è invitata al tavolo per la eventuale necessità di rendere esecutiva una proposta di carattere temporaneo. Tale procedura è stata definita positivamente, c’è una richiesta di mutamento temporaneo della destinazione d’uso dalla comunanza agraria, in ragione della valorizzazione paesaggistica e turistica, anche per avere garanzie in modo da evitare eventuali danni ai terreni interessati, con procedura di evidenza pubblica se la gestione delle aree di sosta vengono affidate a soggetti terzi. Quindi la delibera dell’assemblea della Comunanza viene trasmessa alla Regione che deve dare il parere. Aggiungo che l’Assessorato al turismo ha manifestato negli incontri succedutisi la propria disponibilità a sostenere l’iniziativa ma preciso che, ad oggi, presso gli uffici non è pervenuta alcuna richiesta relativa alla promozione della fioritura. Infine vorrei sottolineare che la Giunta considera l’evento importante e da valorizzare, non solo come promozione della Valnerina, infatti le abbiamo riservato uno spazio importante nella nuova campagna promozionale. Da parte della Regione c’è massima disponibilità – ha concluso -, ma da sola la Regione non può farlo, non essendo di sua competenza, può farlo in collaborazione con altri soggetti”.

Nella replica conclusiva, Bianconi ha detto che

“va costruita una governance nuova” e ha ricordato di avere egli stesso promosso tavoli aperti ma “quando si è trattato di passare all’azione le situazioni si sono impantanate”.