“Rafforzare uffici tecnici per i fondi Pnrr”

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“Rafforzare uffici tecnici per i fondi Pnrr”. Comunicato della consigliera Morbello (m5s)

   

Di seguito il comunicato trasmesso dalla consigliera Maria Cristina Morbello (M5s).

“Fino al 2026 i Comuni avranno un ruolo di primo piano nella gestione di quasi 50 miliardi di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: il dato è riportato in un recente report – gennaio 2022 – di Cdp Think Tank (Centro studi di Cassa depositi e prestiti) dal titolo ‘Il PNRR e le sfide per i Comuni italiani’. Per il Centro studi di Cassa depositi e prestiti il flusso di risorse del PNRR può colmare il fabbisogno di investimenti comunali rimasto in parte insoddisfatto negli ultimi anni. Cdp Think Tank stima che la capacità di investimento annua dei Comuni aumenterà del 60%. Gli obiettivi quantitativi sono rilevanti, ma lo sono ancor di più quelli qualitativi, ossia “dove” e “come” verranno impiegati i fondi del PNRR. Il report del Centro studi di Cassa depositi e prestiti riporta l’elenco dettagliato dei capitoli di investimento che coinvolgono i Comuni. Solo per fare alcuni esempi, sono previsti: 6 miliardi per interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni; 4,6 miliardi per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia; 3,9 miliardi per la messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica; 3,3 miliardi per progetti di rigenerazione urbana per ridurre emarginazione e degrado sociale. Tutte risorse attribuite direttamente ai Comuni come soggetti attuatori. Lo studio di Cdp Think Tank elenca anche le risorse attribuite ai Comuni come soggetti attuatori in concorrenza con le Regioni, tra queste: 3,6 miliardi per lo sviluppo del trasporto rapido di massa; 3,6 miliardi per il rinnovo delle flotte bus e treni verdi; 2,8 miliardi per programma innovativo della qualità dell’abitare. Gli interventi più significativi riguardano le misure a favore dell’istruzione, della tutela del territorio, delle risorse idriche e dell’inclusione sociale, con l’obiettivo di recuperare spazi urbani per ridurre l’emarginazione, il degrado sociale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. I fondi del PNRR andranno a chi avrà le idee migliori, a chi saprà tradurle in progetti esecutivi e a chi riuscirà a realizzare le opere nei tempi fissati dai bandi di gara. Il PNRR mette in competizione i Comuni. Gli Uffici tecnici rischiano di diventare il tallone di Achille perché dovranno rispondere in termini di quantità e qualità ai bandi di gara. Parlando ai sindaci in occasione dell’Assemblea annuale dell’ANCI di qualche mese fa, anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ricordato che il PNRR è un’occasione di sviluppo che dobbiamo essere pronti a cogliere per i cittadini e per le generazioni future. Per questi motivi, per fare in modo che il Comune di Perugia vinca la competizione per i fondi del PNRR, ho depositato un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta a rafforzare gli uffici tecnici, ad adottare best practice per semplificare e velocizzare programmazione e progettazione degli interventi e definizione delle priorità e, ancora, per costituire un team di esperti in collaborazione con associazioni di categoria e ordini professionali per un confronto permanente sull’applicazione di best practice, nonché sull’attività di monitoraggio e verifica del rispetto dei cronoprogrammi per il conseguimento di obiettivi di investimento, sia in termini quantitativi che qualitativi, inerenti ai fondi del PNRR”.