La produzione semiscenica ha chiuso la prima sessione del Music Fest Perugia. Si riparte il 29 giugno con nuovi concerti e masterclass, fino al 7 luglio
Con un Teatro del Pavone gremito e lunghi applausi dalla platea, entusiasta per la produzione de ‘Il trovatore’ di Giuseppe Verdi, proposta in forma semiscenica in quattro atti, mercoledì 25 giugno si è chiusa la prima sessione del Music Fest Perugia, il festival di musica classica che vede la direzione artistica di Ilana Vered, quella esecutiva di Peter Hermes e la direzione della sezione Voce della cantante lirica Tiziana Fabietti.
In scena l’orchestra delle Cento Città diretta dal maestro Claudio Maria Micheli, il coro lirico Giuseppe Verdi di Roma, diretto dal maestro Marco Tartaglia, con la regia di Francesca Paola Geretto. Protagonisti Ugo Tarquini nel ruolo di Manrico, Galina Ovchinnikova che ha interpretato Leonora, Szilvia Szilagyi per Azucena, Joseleo Lodgat per il conte di Luna, Angelo Michele Mazza per Ferrando, ZiXuan Ren per Ruiz, Dominika Isabell Markova per Ines, Jiaxin Li nel ruolo del vecchio zingaro e Francesco Pandolfi per il messo.
“Questo è il terzo anno al Music Fest Perugia con una regia semiscenica – ha raccontato Geretto –. Il cast ha avuto giovanissimi debuttanti ma anche professionisti che hanno alleggerito il peso di un debutto così importante. Abbiamo dato la priorità alla parola scenica, essendoci, tra l’altro, dei cantanti debuttanti stranieri che avevano la necessità di introiettare questo carattere particolarmente noir dell’opera, quindi ci siamo soffermati sul senso e sull’evolversi di ciascun personaggio tramite la parola. Abbiamo dovuto semplificare, essendo una semiscenica, l’orchestra non era in buca ma ha occupato gran parte del palcoscenico, quindi ci siamo mossi più sul canto che sulla gestualità, giocando con l’illuminazione, il ché ci riporta un po’ alla tradizione ottocentesca. Speriamo il prossimo anno di poter fare molto di più, per far crescere la passione per l’opera, per mantenerla viva. L’opera è futuro, non è solo passato”.
“Grande energia, grande entusiamo, è stato bello lavorare qui – ha detto Tarquini –. Tra l’altro sono stato chiamato tre giorni fa per sostituire il collega che doveva interpretare il ruolo di Manrico. Un ‘jump in’ che ho fatto volentieri avendo già interpretato questo ruolo in passato”. Al Trovatore hanno preso parte anche attori al loro debutto in un’opera, e questo dà il senso del Music Fest Perugia, una grande occasione per gli studenti di tutto il mondo di imparare dai grandi professori e musicisti presenti, attraverso le lezioni, suonare con l’orchestra davanti a un pubblico variegato e partecipare a produzioni teatrali importanti, dal respiro internazionale.
“Ho studiato all’Accademia verdiana di Parma – ha raccontato Galina Ovchinnikova (Leonora) –. Questo è stato il mio debutto, non ho mai cantato un’opera intera, è stato un lavoro molto intenso. Quando ho superato l’audizione, a marzo, ho avuto un po’ paura ma anche tanta gioia ed emozione. Leonora è una donna coraggiosa, che dà tutta se stessa per amore e bisogna avere un carattere forte per interpretarla, io sono molto decisa e questo mi ha aiutato. La parte più difficile è stato il primo atto, quando Leonora deve esprimere il suo amore per Manrico, il Trovatore, perché io sono un tipo molto razionale, quindi ho dovuto ricercare in me questa piccola fiamma per dare un senso all’aria”.
“Siamo molto soddisfatti di questa prima sessione del Music Fest Perugia – ha detto Fabietti – e molto entusiasti della partecipazione del pubblico perugino che ha apprezzato moltissimo Il Trovatore. Nel complesso abbiamo fatto molte masterclass, tanta partecipazione anche ai concerti serali per pianoforte e orchestra, per voce e orchestra e anche gli studenti sono tutti molto contenti”.
Il Music Fest Perugia riprenderà la programmazione domenica 29 giugno (e fino al 7 luglio) con una ‘maratona musicale’ degli studenti, provenienti da diverse parti del mondo, alle 14 alla sala dei Notari per poi proseguire alle 18 con ‘Let’s talk piano’, concerto-lezione della pianista di fama mondiale Ilana Vered e alle 19 il master recital del pianista Leonardo Colafelice, sempre alla Notari. Lunedì 30, poi, una nuova maratona musicale degli studenti alle 14, cui seguirà una masterclass aperta al pubblico del pianista russo Dmitri Novgorodsky e alle 19 il concerto del pianista originario di Sydney, David Fung, il tutto alla sala dei Notari.