C’erano due bambini iracheni appartenenti a famiglie fuggite dalla guerra e operai simbolo del “difficile periodo dell’occupazione” tra coloro ai quali il cardinale Gualtiero Bassetti ha fatto la lavanda dei piedi della Coena Domini del Giovedì Santo, nella cattedrale di Perugia. Con loro quattro giovani in rappresentanza dei coetanei “protagonisti” del prossimo Sinodo dei vescovi.
“Mentre lavavo, asciugavo e baciavo i piedini dei due bambini iracheni – ha detto l’arcivescovo di Perugia – ho pensato a tutta la strada che queste piccole creature avevano fatto e a tutte le sofferenze che già portavano e la commozione, in questa lavanda dei piedi, è stata più forte di me”.
Il presule, nell’omelia, ha spiegato il gesto della lavanda:
“vuole essere un segno esemplare per tutta la comunità, un richiamo con il quale chiedo al Signore che scuota davvero il cuore di ciascuno e ci renda più partecipi, più interessati alla vita dei nostri fratelli e susciti nel nostro cuore un amore più grande”.
(Fonte: Ansa.it)