Perugia ancora in prima linea contro la ‘violenza di genere’

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Perugia ancora in prima linea contro la ‘violenza di genere’. L’Assessore Cicchi: “Durante il lockdown, anche nella nostra regione si è assistito a un aumento delle richieste di aiuto da parte delle donne”

   

Il Comune di Perugia rinnova il proprio impegno nell’azione di contrasto alla violenza di genere, nell’ambito del protocollo che istituisce la rete territoriale antiviolenza tra le diverse istituzioni (oltre al Comune di Perugia, capofila della Zona sociale n. 2, la Prefettura di Perugia, la USL Umbria 1 – Distretto del Perugino, la Questura di Perugia, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia, il Centro per le Pari Opportunità (CPO) in qualità di soggetto titolare del numero verde regionale h24, e l’Associazione Libera…mente donna ets, attuale gestore dei centri antiviolenza di Perugia e Terni). L’esecutivo di Palazzo dei Priori ha dato il via libera al rinnovo, su proposta dell’assessore Cicchi, nella seduta di questo pomeriggio. Al contempo, ha anche approvato la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione annuale con la Regione dell’Umbria, al fine di garantire anche la continuità del sistema integrato dei Servizi per il contrasto alla violenza di genere (Centro Antiviolenza, Casa Rifugio e Casa per la semiautonomia) per il secondo anno oltre la scadenza del progetto “Non solo rifugio” (indicativamente fino al mese di marzo 2021), attraverso l’Associazione “Libera…mente donna ets”.

Le risorse nazionali e regionali destinate al Comune di Perugia per la realizzazione del progetto nell’anno 2020 sono pari ad € 277.000,00 e la quota di cofinanziamento comunale dovuta (corrispondente al 25% del finanziamento nazionale e regionale) è pari ad €. 69.250,00

“È fondamentale proseguire in questa azione di contrasto alla violenza di genere insieme a tutte le altre istituzioni, alle forze dell’ordine e alle associazioni che si occupano delle donne vittime di violenza e dei loro figli – ha detto l’assessore Cicchi – e il Comune di Perugia è particolarmente attento e attivo in questo, soprattutto in questo momento in cui, durante il lockdown, anche nella nostra regione si è assistito a un aumento delle richieste di aiuto da parte delle donne”.