Perugia: spazi ristoro in alcune aree verdi. Progetto sperimentale promosso dalla Giunta Comunale, l’Assessore Numerini: “Collaborazioni finalizzate a migliorare lo standard qualitativo di alcuni parchi”
Il Comune di Perugia ha dato il via libera, in maniera sperimentale e temporanea, all’apertura di chioschi e aree ristoro in alcune aree verdi della città, quali San Martino dei Colli, via Omicini-Villa Glori, via Gigliarelli, San Sisto via Cimarosa, via Bonaccia, San Sisto via Liberati, via Baracca e Resina.
Per le suddette aree, infatti, le stesse associazioni che le hanno in gestione nell’ambito del progetto Futuro nel Verde avevano già manifestato all’amministrazione l’interesse a poterle dotare di chioschi e punti ristoro, al fine di migliorarne la fruibilità oltre che la funzione sociale di luogo di aggregazione e coesione.
“Le associazioni forniscono un importante servizio alla comunità nella gestione delle aree verdi – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Otello Numerini – e come amministrazione comunale abbiamo tutto l’interesse ad incentivare con loro forme di collaborazione finalizzate a migliorare lo standard qualitativo delle aree verdi della città, anche attraverso sinergie con il sistema imprenditoriale ed accademico cittadino. Non dimentichiamo, inoltre che la gestione di punti ristoro nei parchi potrà comportare un incremento delle risorse da destinare alla cura del verde cittadino, oltre che un’opportunità di maggiore sicurezza e decoro delle stesse aree”.
Le postazioni di commercio su aree pubbliche, fiere, mercati ed anche i c.d. “posteggi fuori mercato”, come i chioschi da istallare nei parchi, sono pianificate su tutto il territorio comunale da un atto del Consiglio Comunale, il n.160/2016 che prevede comunque la possibilità per la Giunta di integrare quanto già individuato, in relazione a particolari progetti come, appunto, Futuro nel Verde.
L’individuazione delle suddette aree verdi come posteggi fuori mercato comporterà una sperimentazione per i prossimi tre anni, dopo di che, per renderla definitiva, dovrà essere sottoposta al voto del consiglio comunale.