“Il centrodestra locale attacca l’attuale maggioranza chiudendo totalmente gli occhi sulle meschine manovre del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini”
Bene, così il ministro Salvini ha ottenuto quello che voleva: tre miliardi sono stati sottratti al Fondo Coesione – sostiene in una nota il consigliere Lorenzo Mazzanti – che dovrebbe servire per alleviare i ritardi delle regioni meno sviluppate e garantire un minimo di equilibrio tra le parti del nostro paese, e sono stati dirottati, guarda guarda…sul Ponte di Messina, l’opera discutibile e molto discussa sulla quale il ministro ha puntato tutto per lasciare il proprio nome nella storia del nostro paese. Il guaio per noi è che quei tre miliardi fanno parte dei finanziamenti europei del FCS (Fondo coesione e sviluppo), ai quali il governo sarebbe potuto ricorrere per finanziare il Nodo di Perugia. Le conclusioni possiamo tirarle da soli: le risorse finanziarie erano già scarse, ora vengono quasi prosciugate. Dopo tante promesse e impegni personali del ministro per le infrastrutture, che tanti di noi hanno ascoltato anche di persona, la scelta delle opere da finanziare ricade ancora una volta su quelle più appariscenti, che attirano di più l’attenzione mediatica e sacrificano le esigenze delle zone più marginali e redditizie in numero di voti e promozione personale e politica. Ora il Nodo è più lontano ma non rinunceremo a denunciare le ricadute negative che ne derivano per il nostro territorio, per la salute di tutti noi e per tutta l’economia regionale.”
Il centrodestra locale attacca l’attuale maggioranza chiudendo totalmente gli occhi sulle meschine manovre del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini.
Ora l’obiettivo è fare pressioni, attraverso la Presidente Proietti, perché l’opera torni tra le priorità del governo nazionale.
Ci siamo e ci saremo”