Pagamenti aree Peep: l’Asppi insiste sulla definizione del Comune di Perugia

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La linea dell’Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari (Asppi) di Perugia rimane quella di provare a raggiungere una definizione bonaria con il Comune di Perugia rispetto alle richieste di pagamento dei costi dell’area, degli oneri di urbanizzazione e del diritto di superficie riguardanti le zone Peep (Piano di edilizia economica popolare). Ed è stata confermata durante la riunione convocata dall’associazione, mercoledì 12 aprile al cva di Ponte della Pietra, che ha visto un’ampia partecipazione delle persone interessate. A presiedere l’incontro il segretario provinciale di Asppi Perugia Giacomo Iucci.

“L’Asppi – ha spiegato Iucci – ha riconfermato la propria posizione volta a definire con il Comune di Perugia un accordo transattivo che preveda una riduzione delle somme richieste e la loro necessaria rateizzazione. Alcuni degli intervenuti hanno evidenziato non poche perplessità rispetto alle cifre richieste dal Comune, sia per quanto riguarda la loro legittimità che per le lungaggini burocratiche connesse ai tempi di risoluzione”.

“È comunque prevalsa – ha aggiunto Iucci – l’intenzione di molti intervenuti di affidare all’Asppi il compito di costruire un percorso risolutivo con il Comune, anche ricercando una strategia e unanimità di intenti con alcuni professionisti già incaricati in proposito da alcuni condòmini. La volontà della maggioranza degli intervenuti è quella di chiudere la questione, confidando nel buon senso dei funzionari e degli amministratori comunali che sono chiamati a definire questa annosa vicenda”.

Il presupposto principale che è alla base della richiesta di transazione “si riscontra – ha concluso Iucci – in vari pronunciamenti giurisprudenziali divergenti che consigliano le parti a perseguire una definizione bonaria nell’interesse dei proprietari e dello stesso Comune di Perugia. Nei prossimi giorni, l’Asppi Perugia chiederà un ulteriore incontro al sindaco Andrea Romizi, magari allargato a tutti i professionisti già incaricati, per contribuire a definire una linea comune che porti a una conclusione ragionevole per le parti interessate”.