Orvieto: arrivano le risorse per il Palazzo della salute

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Vaccini, Barberini:
   

La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla Salute, Coesione sociale e al Welfare Luca Barberini, ha autorizzato l’Usl Umbria 2 a procedere alla vendita del complesso ospedaliero dismesso “Santa Maria della Stella” e dell’immobile “ex Pediatria” a Orvieto, mediante asta pubblica.

“Un passaggio importante per concretizzare l’obiettivo del ‘Palazzo della Salute’, come previsto dall’Accordo di programma sottoscritto da Regione Umbria, Azienda sanitaria locale e Comune di Orvieto. L’alienazione – spiega l’assessore – servirà infatti a conseguire una disponibilità finanziaria da destinare, in via preventiva, alla realizzazione nell’edificio mensa della ex caserma Piave della struttura unificata dei servizi sanitari, allo scopo di garantire una risposta sempre più adeguata alle esigenze degli operatori e dei cittadini e, allo stesso tempo, un risparmio di risorse grazie all’accorpamento di servizi prestati in diverse sedi di proprietà o in affitto”.

Il valore di mercato è stimato in tre milioni e mezzo di euro per il complesso dell’ex ospedale e in 950mila euro per l’ex Pediatria.

“Le risorse che saranno disponibili, è sempre stata questa la volontà della Regione – sottolinea l’assessore Barberini – saranno reinvestite per il rafforzamento dei servizi sanitari del territorio”.

A seguito dell’entrata in funzione del nuovo ospedale comprensoriale in località Mossa del Palio, nel 2007 la Regione Umbria, il Comune di Orvieto e l’allora Azienda Usl n.4 avevano siglato un accordo di programma per la valorizzazione del “Santa Maria della Stella”, nel centro storico di Orvieto, e di altri beni immobili. Un accordo che è stato aggiornato nel 2015, fra la Regione Umbria, il Comune di Orvieto e l’Azienda Usl Umbria 2, confermando la volontà di inquadrare la programmazione dei servizi sociosanitari nell’ambito della riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico nel centro storico di Orvieto con la finalità di assicurare da una parte la qualità dei servizi e dall’altra lo sviluppo del tessuto urbano e sociale della città.