In Italia hanno risposto alle sollecitazioni elettorali più di 18 mila giornalisti. Seimila in più rispetto al 2017
Un bel salto in avanti della democrazia che anzitutto l’Ordine aveva chiesto e ottenuto dal Governo e dal Parlamento. Anche in Umbria, come in tutte le regioni, nessuno è stato eletto al primo turno. E’ il bello della democrazia allargata viene da osservare, è il segnale preciso che i giornalisti umbri hanno bisogno di far sentire, finalmente, la propria voce. Ordine Amico, componente significativa dei giornalisti umbri nata nel marzo scorso proprio a questo scopo, richiama in vista della seconda tornata elettorale formalmente al rispetto dei ruoli, all’utilizzo corretto e comunque consapevole degli strumenti e delle documentazioni che competono ai ballottanti privi ormai di cariche istituzionali per legge esaurite, a cominciare dal presidente uscente Roberto Conticelli che ha utilizzato canali istituzionali per farsi campagna elettorale.
Ciò premesso e nonostante quanto deprecabilmente accaduto, Ordine Amico ribadisce di voler puntare alla collegialità delle azioni da intraprendere da parte dell’Ordine per rispondere alle attese reali, urgenti, irrinunciabili e non più rinviabili dei suoi iscritti che molto si attendono dal necessario cambio di passo che il nuovo Consiglio dovrà e saprà esprimere.