Il personale della Polizia di Stato di Assisi, a seguito di accertamenti, ha denunciato una donna di 51 anni per il reato di truffa.
Nello specifico, la vittima, un 51enne assisano, navigando su un noto sito di vendite on line, aveva effettuato l’acquisto di un finestrino di un’autovettura posto in vendita da una società di demolizioni.
La trattativa era avvenuta tramite un’applicazione di messaggistica istantanea, attraverso l’utenza telefonica presente nell’inserzione pubblicitaria. Dopo aver concordato il pagamento di 100 euro, il cliente aveva proceduto al versamento della cifra tramite il codice iban indicato, con un bonifico istantaneo.
Dopo un po’ di tempo dall’acquisto, il pezzo di ricambio non era stato invitato all’acquirente che, insospettito, aveva deciso di chiamare nuovamente il venditore attraverso il numero di telefono presente nell’inserzione, senza però ottenere alcun riscontro in merito.
Il 51enne, senza arrendersi, aveva deciso di approfondire la questione, contattando il numero dell’azienda che aveva posto in vendita il pezzo di ricambio, scoprendo così di essere stato vittima di una truffa; il personale della ditta di autodemolizioni, infatti, si era detto all’oscuro della vendita.
L’uomo, a quel punto, aveva deciso di recarsi presso il Commissariato di P.S. di Assisi per sporgere querela.
Grazie agli accertamenti effettuati dagli agenti, è stato possibile ricostruire la dinamica dell’accaduto e i flussi di denaro.
Tramite questi accertamenti, inoltre, i poliziotti sono riusciti ad risalire al titolare del conto corrente postale sul quale era stato effettuato il pagamento, aperto ed estinto dopo poco la transazione, ovvero una donna 51enne, residente fuori regione, gravata da una serie di precedenti specifici per truffe commesse con le stesse modalità: vendite simulate di pezzi di ricambio per autovetture.
Dagli accertamenti effettuati anche sull’utenza telefonica utilizzata per il compimento della truffa, è stato possibile risalire all’intestatario, un cittadino straniero, classe 1977, anch’egli coinvolto, nei soli ultimi 7 mesi, in ben 14 episodi delittuosi commessi con le stesse modalità.
Per tali motivi, al termine delle attività di rito, i due soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa.
Perugia, 11 ottobre 2025