“Volo Perugia-Bergamo: da sinistra accuse strumentali”
Le dichiarazioni del consigliere Michelini (Pd) sul volo Perugia–Bergamo sono false, strumentali e pericolosamente offensive nei confronti di una scelta che fu strategica e condivisa con il mondo produttivo umbro. Altro che ‘spese folli’ e ‘fallimento annunciato’: quel collegamento, istituito dalla Giunta Tesei nel marzo 2024, è stato un investimento concreto per colmare l’isolamento infrastrutturale della nostra regione, in raccordo con la Regione Lombardia e grazie al cofinanziamento di Confindustria Umbria e Fondazione Perugia
lo affermano, in una nota, i consiglieri dei gruppi di opposizione dell’Assemblea legislativa Enrico Melasecche e Donatella Tesei (Lega), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia), Nilo Arcudi (Umbria Civica – Tesei Presidente).
Una scelta pensata per le imprese – spiegano -, per i professionisti, per chi ogni giorno lavora tra Umbria e Nord Italia, altro che propaganda. Se ci sono stati problemi dovuti ai cambi di orari, bisognava lavorare per migliorare e rilanciare la rotta, non affossarla. La stessa Michelini, che pretende di dare lezioni di sostenibilità economica – continuano -, tace su ciò che la sua maggioranza ha messo in piedi al posto del volo business per Bergamo: i voli stagionali per Lampedusa e Pantelleria, che già si sono trasformati in un disastro. Il caso del volo per Pantelleria del 21 giugno scorso è emblematico: aereo fermo per oltre 30 ore a Perugia per un guasto tecnico, passeggeri abbandonati, nessuna informazione, ritardi a raffica, pernottamenti forzati. Altro che utilità pubblica, altro che svolta: siamo di fronte al caos
Il collegamento tra l’Umbria e Orio al Serio, il terzo aeroporto d’Italia per traffico passeggeri – osservano i consiglieri della minoranza -, avrebbe potuto garantire all’Umbria un accesso stabile ai mercati e agli hub internazionali. La verità è che il fallimento è ora, ed è tutto della sinistra. Vale la pena ricordare che se oggi l’Umbria può contare su un aeroporto pienamente operativo e competitivo, lo si deve esclusivamente all’impegno della Giunta Tesei e alla visione del centrodestra. Prima del 2019, lo scalo San Francesco d’Assisi era pressoché inutilizzato, con appena 220 mila passeggeri annui e una manciata di rotte, spesso poco funzionali. La Regione a guida centrodestra – proseguono – ha invece investito con determinazione, rilanciando la Sase, ricapitalizzando la società di gestione, attivando nuove rotte e avviando un piano infrastrutturale che ha portato lo scalo a superare i 534mila 210 passeggeri nel 2024, a piazzarsi tra i primi in Europa per crescita e ad essere indicato come uno degli asset centrali per lo sviluppo dell’Umbria
È grazie a questa strategia, concreta e coraggiosa – scrivono i consiglieri di opposizione -, che si è potuto aprire il collegamento con Bergamo, così come rafforzare le tratte internazionali, coinvolgere vettori low cost e creare condizioni favorevoli per attrarre turismo e investimenti. La Giunta Tesei – ricordano – ha destinato 10 milioni di euro al piano di sviluppo dell’aeroporto San Francesco d’Assisi, con interventi mirati sull’ampliamento del terminal, parcheggi e servizi accessori. Inoltre, nel corso del 2024, è stato approvato un ulteriore pacchetto di 6,8 milioni di euro, finanziato in parte con risorse da Fondo Sviluppo e Coesione e in parte da Sase, per proseguire i lavori di ampliamento e adeguamento allo scopo di raggiungere l’obiettivo di 1 milione di passeggeri annui entro il 2028
Chi oggi getta fango su quel lavoro – osservano – dimostra solo una cosa: di non avere una visione, di non sapere costruire, di vivere solo di demolizione ideologica. Se la sinistra non sarà in grado di proseguire sul sentiero tracciato negli ultimi cinque anni, l’Umbria rischia di perdere le opportunità costruite con fatica. Chi parla di fallimento, dovrebbe avere l’onestà di guardare i risultati: prima della Giunta Tesei l’aeroporto era vuoto, oggi è un’infrastruttura centrale. Nel 2019 c’era il nulla, oggi, grazie alla determinazione del centrodestra, c’è una prospettiva concreta di sviluppo per tutto il territorio regionale. La sinistra – concludono – dimostri buon senso e porti avanti il lavoro iniziato nella precedente legislatura, perché soltanto così l’Umbria potrà continuare a volare alto