Occupazione in Umbria: dati positivi per la nostra regione

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Lo rivela un’indagine Excelsior

Le tendenze occupazionali per il periodo gennaio – marzo 2022 rilevate dall’indagine Excelsior per l’Umbria sono decisamente positive. Per il primo trimestre 2022 sono previste infatti 13.460 assunzioni, 3.450 in più rispetto al primo trimestre 2021 e soprattutto ben 1.350 in più rispetto a primo trimestre 2020 che non mostrava ancora segni evidenti dell’impatto della crisi economica conseguente alla pandemia da COVID 19.
Il maggior numero di occasioni di lavoro continuano ad essere offerte dal terziario (3220) che fa registrare anche una notevole crescita rispetto sia il 2021 (+2.930) sia il 2020 (+1.350); meno rilevante la crescita rispetto ai periodi precedenti nel caso del settore industriale che offre nel complesso del trimestre 2.090 occasioni di lavoro di cui 460 nelle costruzioni.
Un 47% della domanda è rivolta a laureati (14%) e diplomati (33%) e un 21% a soggetti in possesso di una qualifica professionale. Il 45,7% delle assunzioni viene dall’area produzione di beni ed erogazione del servizio, il 17,7% dall’aree commerciali e della vendita, il 13,2% dalle aree tecniche e della progettazione il 13,1% dalle aree della logistica e i restanti 5,5% e 4,8% rispettivamente dall’area amministrativa e da quella della direzione e servizi generali.
Per il 43,7% delle assunzioni previste ha difficoltà di reperimento con la percentuale più elevata che si riscontra nell’area tecnica e della progettazione (57,3%). Nella maggior parte dei casi sono assunzioni a termine (37% a tempo determinato e 18% in somministrazione) ma elevato è il peso delle assunzioni a tempo indeterminato previsto nel 22% dei casi e dell’apprendistato (6%).
I dati positivi che Emergono dall’indagine Excelsior vengono supportati dai programmi di politica attiva che la Regione Umbria sta portando avanti, ha commentato l’Assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni, ed in particolare dell’avviso RE-WORK che avvicina alle imprese umbre i disoccupati in cerca di lavoro colmando il gap di competenze verso le occasioni di lavoro individuate dai servizi per il lavoro pubblici e privati cercando di dare una risposta alle difficoltà di reperimento evidenziate dalle imprese e incentiva le assunzioni a tempo indeterminato e in apprendistato fino a 12.000 euro con il fine di aumentare la quota di lavoro stabile.