Nuova Dimensione e Madre Coraggio insieme per sostenere gli “Irradiati”

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Nuova Dimensione e Madre Coraggio insieme per sostenere gli “Irradiati”. Nello spazio messo a disposizione dall’Adisu di Perugia prende vita un laboratorio radiofonico per ragazzi affetti da disabilità mentali

   

Il progetto radiofonico degli “Irradiati” ha preso vita grazie alla collaborazione della cooperativa sociale Nuova Dimensione e dell’associazione Madre Coraggio e  alla disponibilità dell’Adisu Università di Perugia che ha messo a disposizione la web radio ufficiale e la professionalità del direttore artistico Rossella Biagi e di Claudio Sodano nel post produzione e montaggio.

Il laboratorio viene svolto in un contesto tecnico, in uno spazio sociale che è quello dell’università, in collaborazione con altri studenti, anche se il progetto era inizialmente rivolto a un target preciso: i giovani affetti da disabilità mentali.

Attualmente però il responsabile del laboratori per Nuova Dimensione, Simone Cenci, non esclude la possibilità di includere nell’iniziativa chiunque abbia il desiderio di partecipare.

Il progetto è nato per dare ai giovani la possibilità di uscire dall’isolamento cui spesso la malattia li condanna: la radio è sembrata il giusto compromesso per far entrare i ragazzi nella sfera della socialità senza esporli in prima fila.

“Il laboratorio – spiega Cenci – prevede due incontri settimanali durante i quali i giovani speaker si confrontano sull’imprinting da dare alla trasmissione, sfogliando i giornali cartacei e andando alla ricerca in rete di argomenti da poter inserire nella scaletta. I topics più gettonati sono la cultura, il cinema e lo spettacolo, lo sport, la musica e l’attualità, allargando l’orizzonte senza limitarsi a trattare soltanto gli argomenti che riguardano da vicino la città di Perugia”.

Chiunque volesse sintonizzarsi all’ascolto degli Irradiati, potrà farlo tutti i venerdì pomeriggio dalle 16 alle 17.30 su Radiophonica, il canale radio dell’Università di Perugia; è comunque possibile reperire la trasmissione anche dall’area podcast.

Non è la prima volta che ragazzi affetti da malattie mentali si confrontano con la radio e i miglioramenti dei giovani grazie a tali iniziative sono evidenti: un forte stimolo per la curiosità dei partecipanti che si sentono liberi di esprimersi, incentivati anche dalla tutela dell’anonimato visivo.

“L’utilizzo dei mezzi pubblici o delle loro automobili per raggiungere il luogo d’incontro, l’acquisto dei quotidiani, sono già momenti di socialità”, ha dichiarato Simone Cenci, “i ragazzi vanno verso la società, verso la consapevolezza che un mondo esterno c’è”.

E per il futuro c’è voglia di pensare in grande, di coinvolgere ospiti importanti all’interno della trasmissione radiofonica degli Irradiati.

“Abbiamo intenzione di contattare ospiti speciali, cittadini illustri o personaggi di passaggio in zona”, ha chiosato Cenci.

Elena Sofia Baiocco