La presidente Proietti, “Un passo avanti nella direzione di una sanità più consapevole”
La Regione Umbria partecipa al progetto europeo “CancerWatch Joint Action”, promosso dalla Commissione europea nell’ambito del programma EU4Health. L’iniziativa coinvolge i registri tumori di numerosi Paesi europei con l’obiettivo di migliorare la qualità, la comparabilità e la tempestività dei dati epidemiologici sul cancro. Attraverso la creazione di un sistema informativo condiviso – l’European Cancer Information System (ECIS) – il progetto punta a rendere più efficace il monitoraggio e la comprensione delle tendenze del cancro, ma anche a supportare la ricerca scientifica in ambito oncologico.
L’adesione dell’Umbria, approvata con delibera di Giunta regionale, avviene tramite il Registro tumori umbro di popolazione (RTUP), centro di riferimento regionale gestito dalla società in house Puntozero. Il RTUP, attivo dal 1994, è parte integrante della rete nazionale dei registri tumori e costituisce una delle principali fonti di conoscenza per le politiche sanitarie di prevenzione e contrasto alle neoplasie. Il Registro collabora da anni con l’Istituto Superiore di Sanità, l’Istituto Tumori di Milano e l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) di Lione, contribuendo a studi e pubblicazioni di rilievo internazionale.
Partecipare a CancerWatch significa mettere la qualità dei nostri dati e la serietà del lavoro fatto in Umbria al servizio di una rete che unisce conoscenza e salute – ha dichiarato la presidente della Regione, Stefania Proietti – È un passo avanti nella direzione di una sanità più consapevole, capace di prevenire e curare meglio, all’interno di una visione europea della ricerca e della tutela dei cittadini. L’esperienza e l’affidabilità del nostro Registro tumori sono il fondamento su cui costruire una collaborazione che ci rende parte attiva di un grande progetto europeo per la lotta al cancro
La candidatura dell’Umbria al programma CancerWatch è stata accolta a seguito di un percorso di interlocuzione con il ministero della Salute e con l’Istituto Superiore di Sanità, che ne hanno formalmente approvato la partecipazione. Il progetto prevede un contributo europeo di circa 71mila euro, pari all’80 per cento dei costi complessivi, e consentirà di rafforzare ulteriormente la capacità di raccolta e analisi dei dati, anche attraverso strumenti digitali avanzati.