Lega: il deputato umbro Marchetti ospite a Tagadà

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Lega: il deputato umbro Marchetti ospite a Tagadà
L’Onorevole Riccardo Augusto Marchetti è stato ospite nel salotto di La7 per parlare di sicurezza; nel dibattito anche il racconto di uno chef perugino

   

Giovedì 22 novembre, il deputato umbro della Lega, Riccardo Augusto Marchetti, è stato ospite della trasmissione Tagadà, condotta da Tiziana Panella nel pomeriggio di La7.

Nel corso del dibattito ha trovato spazio anche la storia di uno Chef perugino vittima di aggressioni.

Le telecamere di Tagadà sono arrivate nel capoluogo umbro per raccontare la battaglia di Michele Radicchia, cuoco stellato di un ristorante in Via Garibaldi, una delle più belle e storiche della città, sporcata però dallo spaccio.

“La persona che mi ha dato una bottigliata l’ho vista che stava facendo tranquillamente i suoi comodi qui nella via”, ha dichiarato lo Chef, preso di mira dagli spacciatori poiché aveva precedentemente permesso alla polizia di rintracciare i responsabili dei traffici di droga.

“Le misure di espulsione che riguardavano queste persone sono cadute nel vuoto” – ha proseguito Radicchia – “Il mio aggressore è stato spedito in un centro di accoglienza per essere rimpatriato, non aveva nemmeno i documenti; ma è tornato in corso Garibaldi, vivendo di spaccio, ciò che ha sempre fatto”.

A spiegare alle telecamere di La7 quanto sia semplice aggirare le procedure di rimpatrio sono stati proprio gli stessi che quel procedimento avrebbero dovuto subirlo e che invece sono liberi di girare per le strade di Perugia.

“Dopo essere stato portato nel centro – ha spiegato l’immigrato, reso irriconoscibile dalla pixellatura – sono tornato a Perugia, altri sono andati in Germania, tanto se non hai la carta d’identità e il passaporto…”.

L’attuale governo ha senza dubbio tra le priorità quella di far sì che episodi del genere siano sempre più isolati ed è per questo che, per il prossimo biennio, verranno stanziate cifre maggiori da destinare ai rimpatri degli immigrati.

“Nel fondo per incrementare le misure di rimpatrio – ha puntualizzato Marchetti – ci sono 500mila euro in più per quest’anno e un milione e mezzo di euro per il 2019 e 2020”.

“I rimpatri nel 2018 sono stati, fino ad ottobre, 5306 (cifra non troppo distante rispetto a quella dello scorso anno, ndr) ma gli sbarchi sono diminuiti dell’80%”, ha sottolineato l’Onorevole Riccardo Augusto Marchetti.

“Noi oggi – ha proseguito Marchetti – diamo aiuto a quell’ 8% del totale dei richiedenti che davvero ha bisogno di essere aiutato: chi scappa dalla guerra, da situazioni di violenza e chi ha subito violenze nel paese di origine. Abbiamo prolungato i giorni di permanenza nei centri di accoglienza fino a 180, così abbiamo modo di controllarli”.

Un governo che sta dalla parte dei sindaci e che, consapevole delle difficoltà che hanno le amministrazioni nel gestire le città, ha intenzione di tutelarle con aiuti concreti.

“I prefetti hanno sempre lamentato, e anche i sindaci – ha dichiarato l’On. Marchetti – che gli venivano portati immigrati di notte in città senza avvertirli e capitava spesso che durante la prima notte, quando venivano dislocati nelle cooperative, e questi sono dati Umbri – ha specificato Marchetti – il 60/65% scappava”.

Il governo però si sta già muovendo affinché non certi episodi non accadano più:

“Oggi la situazione è cambiata – ha proseguito l’Onorevole della Lega – e quelli che commettono reati come a Perugia, cerchiamo di capire da dove vengano, e li rimandiamo a casa”.

“Siamo qui da cinque mesi – ha chiosato Marchetti – dateci tempo, la situazione è emergenziale”.

Il governo si è trovato ad ereditare un Paese in stato di emergenza, soprattutto in tema immigrazione: e se è vero che non ci si può attendere un cambiamento immediato, va comunque constatato che, numeri alla mano, un segnale positivo è stato mandato.

Elena Sofia Baiocco