Le forze del Centrosinistra da Terni lanciano il Patto dell’Umbria per la Palestina

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“Impegno collettivo per continuare a sostenere concretamente il diritto di un popolo a esistere e resistere”

   

Tutte le forze politiche umbre di centrosinistra che hanno sostenuto la vittoria elettorale e il governo guidato da Stefania Proietti hanno scelto di unirsi per la Palestina e di siglare il Patto dell’Umbria per la Palestina che è stato al centro di una conferenza stampa convocata a Terni lunedì 29 settembre.

A siglarlo diverse forze politiche e movimenti, per cui erano presenti segretari, portavoce o coordinatori regionali: Giovanni Giovannini (Umbria per la sanità pubblica), Gabrio Romani (Partito socialista italiano), Federica Porfidi e Gianfranco Mascio (Alleanza Verdi e Sinistra), Damiano Bernardini (segretario regionale Partito Democratico), Enrico Brugnoli (Umbria Domani), Simoni Emili (Giovani democratici), Antonio Donato (Movimento 5 stelle); i Civici umbri hanno firmato ma non erano presenti.

“È una decisione di grande rilievo – commentano tutte le forze politiche umbre coinvolte –, che afferma la volontà dell’Umbria di rimanere al fianco di quanti, in Italia, in Europa, nel mondo e nelle sedi internazionali come l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, sostengono il diritto della Palestina a esistere ed essere riconosciuta come Stato”.

“Il Patto dell’Umbria per la Palestina – aggiungono i promotori – nasce come impegno collettivo a tradurre la solidarietà in azioni concrete: dai gemellaggi tra Comuni umbri e città palestinesi, che non sono meri gesti simbolici ma strumenti di relazione, collaborazione e scambio tra comunità locali, scuole e realtà culturali, fino alla cooperazione diretta con le istituzioni palestinesi, che vivono ogni giorno le conseguenze dell’occupazione militare e delle violenze quotidiane. Accanto all’accoglienza in Umbria di bambini e famiglie dalla Palestina, gesto prezioso e necessario, fondamentale è la necessità di non interrompere la presenza attiva nei territori palestinesi. L’attuale progetto di cooperazione non deve essere l’ultimo: rinunciare a proseguire significherebbe interrompere legami costruiti con fatica. Vogliamo ribadire che c’è un’altra Italia (quella delle centinaia di manifestazioni popolari di queste settimane, e della Flotilla) rispetto a quella rappresentata dal governo Meloni, complice delle politiche di Netanyahu. L’Umbria è  vicina e alleata del  popolo palestinese, di tutto il popolo palestinese”.

“Per decenni la nostra regione – spiegano le forze politiche promotrici del Patto dell’Umbria per la Palestina – ha svolto il ruolo di capofila delle Regioni italiane nella cooperazione allo sviluppo in Medio Oriente: un riconoscimento che giunge non solo dall’Italia, ma dall’intero mondo mediorientale. È un patrimonio politico e istituzionale che non può restare confinato al passato. Per questo motivo si rivolge un appello alla presidente Proietti: rilanciare con forza questa responsabilità, che appartiene al presente e al futuro dell’Umbria. In questo percorso un ruolo determinante spetta ai sindaci e ai consiglieri comunali. Saranno loro, nei primi giorni di ottobre (sarà comunicata a breve la data esatta), a raccogliersi per dare corpo e contenuti al Patto dell’Umbria per la Palestina, contribuendo a far sì che la voce e le azioni delle istituzioni regionali, provinciali e comunali sostengano con determinazione il diritto del popolo palestinese a vivere con dignità e ad avere un futuro”.

“Il Patto dell’Umbria per la Palestina – concludono le forze politiche umbre di centrosinistra firmatarie – è dunque la scelta di destinare attenzione, risorse e capacità istituzionali a un impegno che non può essere rinviato: sostenere il diritto di un popolo a esistere e resistere, senza lasciarlo mai solo. Concludiamo con l’auspicio che in ogni comune e istituzione locale, in Italia e oltre, i diversi soggetti politici sappiano assumere iniziative analoghe a quella avviata nella nostra regione”.