“La Giunta Regionale continua a demolire la medicina territoriale del Trasimeno”

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“La Giunta Regionale continua a demolire la medicina territoriale del Trasimeno”. Così il Consigliere regionale del PD, Simona Meloni sulla “Eliminazione di una guardia medica dall’ospedale di Castiglione del Lago”

“Apprendo con stupore che la soluzione individuata dalla Regione per il reperimento di medici destinati alla copertura delle postazioni del 118 di Passignano e Città della Pieve sia quella di eliminare, a partire da oggi, una guardia medica notturna dall’Ospedale di Castiglione del Lago”.

   

È quanto afferma in una nota Simona Meloni (Pd, vice presidente dell’Assemblea legislativa).

“Invece di creare le condizioni per risolvere, una volta per tutte, il problema del sottodimensionamento di personale impiegato nel Distretto del Trasimeno si tentano operazioni estemporanee che rischiano di innescare una guerra tra poveri e di indebolire ulteriormente i presidi sanitari del territorio. Nell’ultimo anno e mezzo il Distretto lacustre è stato già privato di nove operatori sanitari, di cui tre medici. Ciò che accade oggi non è altro che la conseguenza di questo continuo processo di depauperamento consumato sulle spalle dei cittadini del Trasimeno e messo in campo da una Giunta regionale che, a parole, dice di voler potenziare la medicina territoriale ma che, di fatto, la sta demolendo scientificamente un pezzo alla volta”.

Il gruppo di maggioranza del Consiglio comunale di Castiglione del Lago, invece, è indignato dall’ennesima razionalizzazione dei servizi sanitari indispensabili a discapito della sicurezza dei cittadini e della funzionalità del plesso ospedaliero e del Pronto Soccorso di Castiglione del Lago.

“È inaccettabile il depotenziamento del nostro Pronto Soccorso. È inimmaginabile ridurre il personale delle guardie notturne (medico di turno al pronto soccorso) nel nostro plesso ospedaliero, pur tenendo conto delle esigenze di Passignano e di Città della Pieve. Tutto ciò non è accettabile in un territorio come quello del Trasimeno che, soprattutto durante il periodo estivo, ha un aumento importante di accessi al pronto soccorso, riducendo quindi la capacità di intervento e la sicurezza per le nostre comunità. In un momento in cui i lavori del nostro ospedale sono praticamente fermi e la sua funzionalità è ridotta non ci aspettavamo l’ennesimo indebolimento ma auspicavamo invece il rilancio importante di una struttura fondamentale per tutto il sistema sanitario regionale. La medicina di territorio, ce lo ha dimostrato l’emergenza COVID-19, è fondamentale e irrinunciabile, non possiamo permettere che questi rimangano solo proclami”.

Sulla questione è intervenuto anche il Senatore della Lega, Luca Briziarelli, IL QUALE HA SOTTOLINEATO COME

“È incomprensibile come la Direzione abbia deciso di risolvere il problema relativo alla copertura delle postazioni del 118 di Passignano e Città della Pieve, rimuovendo un medico di guardia notturno dall’Ospedale di Castiglione del Lago. A questo punto non possiamo che affidarci direttamente alla Presidente Donatella Tesei. La Direzione ha pensato di risolvere il problema in questo modo. La Presidente Tesei e l’Assessore Coletto si sono sempre espressi sulla necessità di tener conto delle peculiarità dei singoli territori e il turismo per l’area del Trasimeno è determinante. Auspico quindi che possano trovare una soluzione reale, e non estemporanea, come quella individuata dalla Direzione, per poter garantire ai territori del lago le giuste risorse mediche, senza andare a intaccare i presidi sanitari del territorio, per di più in un periodo così particolare, in cui il turismo è fortunatamente in ripresa e deve essere sostenuto. Ho espresso sin da subito contrarietà nei confronti di una scelta incomprensibile come quella di ridurre il servizio 118 in piena stagione turistica, con la necessità quindi di difendere tutti i presidi 118 dell’area del Trasimeno (Passignano sul Trasimeno, Città della Pieve e Castiglione del Lago). La soluzione paventata, invece, non fa altro che spostare il problema da un presidio all’altro. Continuo a ribadire che in attesa di completare quanto prima le procedure di assunzione e potenziamento di personale medico della Asl, per sopperire alle carenze ereditate dalle passate gestioni, lo sforzo debba essere chiesto ad altre zone della nostra regione, non interessate da forti flussi turistici stagionali come quelli dell’area del Trasimeno, ad esempio l’alta Umbria”.