La “Ginnastica della Felicità” come supporto per l’Alzheimer

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La “Ginnastica della Felicità” come supporto per l’Alzheimer. Al centro diurno “Il Girasole” di San Mariano è stata sperimentata con successo la tecnica

   

C’è anche una ginnastica che crea felicità (“Ginnastica della Felicità”) negli anziani affetti da Alzheimer.

E’ quanto è stato sperimentato con successo all’interno del centro diurno “Il Girasole”.

Un progetto coordinato e condotto da Lauretta Azzano, life coach ed insegnante di yoga e meditazione.

Per alcune settimane i malati, i familiari e gli operatori si sono sottoposti a delle attività che hanno consentito un cambiamento dell’umore, attraverso un lavoro fatto sulle emozioni.

“Sono tecniche di gestione dello stress e dell’equilibrio emozionale – ci tiene a precisare la stessa Azzano – che operano sulla sincronizzazione dei due emisferi celebrali e l’attivazione dei lobi frontali. Un malato di Alzheimer che fa questo tipo di ginnastica, magari tutti i giorni, è più attivo e più presente. I familiari ci hanno detto che attraverso queste tecniche il malato a casa è stato più tranquillo ed ha riposato meglio, con dei miglioramenti anche sul piano fisico”. 

I risultati della “Ginnastica della Felicità” sono stati presentati venerdì 6 ottobre, presso la struttura dell’USL Umbria 1 e gestita dal Consorzio Auriga, in occasione dell’evento “Non dimenticare chi dimentica”.

Ospiti, familiari, operatori e dirigenti sanitari si sono ritrovati per trascorrere alcune ore in allegria e conoscere il buon esito anche di altre attività che sono state realizzate durante il 2017.

La psicomotricità curata da Paolo Moretti, ceramica e manualità di Anna Boccali, “Sensazioni Ricordi ed Emozioni” di Silvia Rosati in collaborazione con l’Istituto A. Volta, il progetto Angeli e ortoterapia di Maurizio Vignaroli e il laboratorio di lettura ad altra voce, “L’amore crea salute”.

“E’ stata una giornata importante  – ammette la responsabile sanitaria del centro per la USL Umbria 1, Dott.ssa Rita Antonini – perchè abbiamo dato conto delle tante attività che vengono svolte e dei loro benefici. L’Alzheimer, purtroppo, è una malattia dove la terapia farmacologica non aiuta e dove è quindi necessario sperimentare. Magari utilizzando tecniche, esercizi o dando corso a progetti che possano migliorare la quotidianità del paziente e mettere in condizioni migliori anche la famiglia. Ringrazio Lauretta Azzano per averci offerto la sua disponibilità nel introdurre una tecnica che definisco innovativa, ovvero la ginnastica della felicità”.

Il pomeriggio, che si è concluso con un apericena a base di prodotti naturali, con le operatrici del centro e la responsabile attive nella fase di preparazione, ha registrato la presenza anche dell’Associazione A.M.A.T.A. (Umbria Associazione Malati Alzheimer e Telefono Alzheimer) con la presidente Dott.ssa Annalisa Logo.