Inclusione lavorativa, a Perugia inaugurato il laboratorio ‘Il Gusto che Unisce’

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Laboratorio e punto vendita di yogurt senza lattosio, prodotti senza lattosio e senza glutine. Progetto de La brigata indipendente. Tra i partner Gruppo Grifo Agroalimentare ed Enel cuore

   

 Un laboratorio per la produzione e la vendita di yogurt senza lattosio, prodotti senza lattosio e senza glutine, e, insieme, un progetto che vuole offrire un’opportunità di lavoro e di crescita, di autonomia e inclusione sociale a persone con disturbi dello spettro autistico, altre neurodivergenze e fragilità. È stato inaugurato a Perugia, in via della Pescara 44, il laboratorio ‘Il Gusto che Unisce’, nato da un progetto lavorativo della cooperativa sociale La Brigata indipendente e supportato da diversi soggetti, il Gruppo Grifo agroalimentare con il brand Grifo Latte, Enel Cuore, la Onlus del Gruppo Enel, Fondazione Perugia, Confcooperative Umbria e Fondosviluppo. Al taglio del nastro, insieme ai soci della cooperativa guidata dalla presidente Valentina Cimbali e dalla vicepresidente Valentina Iacucci Ostini, hanno partecipato Costanza Spera, assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia; Sarah Bistocchi e Bianca Maria Tagliaferri, presidente e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria; Massimo Rolla, garante regionale dei diritti delle persone con disabilità; e Francesca Pasquino, consigliera della Provincia di Perugia. Presenti inoltre Carlo Catanossi, presidente del Gruppo Grifo Agroalimentare, Andrea Valcalda, consigliere delegato Enel Cuore, Franco Moriconi, vicepresidente della Fondazione Perugia, Carlo Di Somma, presidente di Confcooperative Umbria. “L’apertura di questo laboratorio e punto vendita – hanno spiegato la presidente Cimbali e la vicepresidente Iacucci Orsini – fa parte del progetto ‘L’Impresa della Brigata Indipendente’ con il quale nel 2023 abbiamo partecipato al concorso ‘InvestiAmosociale’ di Fondazione Perugia, conquistando il primo posto in graduatoria come migliore startup. Nel corso del 2024, la nostra cooperativa si è dedicata alla ristrutturazione di questo locale in via della Pescara, in un quartiere a due passi dal centro città, facilmente accessibile ai nostri ragazzi, anche grazie alla vicina rete di trasporti pubblici. A novembre 2024 è arrivato il contributo di Enel Cuore con il quale abbiamo potuto procedere con la seconda fase del progetto cioè creare il laboratorio dei prodotti senza glutine”. ‘Il Gusto che Unisce’ nasce in un locale di 270 metri quadrati e ospita un laboratorio di produzione di yogurt artigianale senza lattosio, buono per tutti, Briyò, in collaborazione con il Gruppo Grifo Agroalimentare; una cucina in cui lo chef Luca Fabbri affianca nella produzione di prodotti senza glutine e senza lattosio; il punto vendita in cui saranno commercializzati, oltre le produzioni proprie, prodotti freschi in co-branding con il Gruppo Grifo Agroalimentare e prodotti di altre cooperative sociali del territorio. Uno spazio che sarà anche luogo d’incontro e di attività sociali e ricreative. Il laboratorio in questa fase vede impiegati 2 ragazzi con disabilità, Federica di 26 anni, Matteo di 24 anni, e due persone adulte con disabilità, che rientreranno così nel mondo del lavoro, affiancati da Valentina Iacucci Ostini, che si occupa della parte amministrativa e Valentina Cimbali, responsabile dei laboratori alimentari. “Sono molto contento di essere qui – ha dichiarato il presidente Catanossi – e ancor più del raggiungimento di questo traguardo. Ci abbiamo creduto fin dall’inizio mettendo a disposizione competenze, strutture, attrezzature da laboratorio, prodotti per integrare le loro produzioni. Cercheremo di collocare i loro prodotti per quello che ci sarà possibile ma soprattutto vogliamo essere partner di questi ragazzi, che sono degli eroi, e delle loro famiglie”. “Penso che la mission della Fondazione Perugia – ha commentato Moriconi – sia assistere questi progetti. Questo in particolare è un progetto unico a cui auguro grande successo, come Fondazione saremo vicini e continueremo ad accompagnarli nel loro iter”. Enel Cuore ha sostenuto il progetto con un  contributo finalizzato all’acquisto delle attrezzature per le attività di produzione e confezionamento degli yogurt e dei prodotti senza glutine. “L’‘Impresa della Brigata Indipendente’ è molto più di un laboratorio di produzione: è una possibilità di cambiamento, una porta aperta verso il futuro per chi spesso le trova chiuse – ha detto Andrea Valcalda, consigliere delegato di Enel Cuore –. Lo sviluppo personale dei ragazzi e la loro integrazione sociale rispondono  alla missione che Enel Cuore porta avanti da più di 20 anni, a sostegno delle iniziative promosse dalle realtà del terzo settore impegnate quotidianamente sul territorio per migliorare la qualità della vita delle persone più fragili. Dare un’opportunità, insieme, è il risultato più bello per rendere una comunità più coesa e solidale e quindi più accogliente”. “Questa mattina – ha sottolineato l’assessora Spera – c’è grande emozione e felicità perché quello che parte ufficialmente oggi. È un percorso che viene da lontano con un’enorme collaborazione tra Terzo settore, associazionismo, imprese ed enti pubblici. Siamo felici di aver dato il nostro contributo pubblico a valere sul fondo autismo perché siamo fortemente convinti di dover sostenere le realtà che favoriscono la socializzazione e in questo caso anche l’occupazione che ha un valore incredibile per ragazzi che hanno forme di disabilità”. “Questa realtà – ha aggiunto la consigliera Pasquino – si inserisce perfettamente in un quartiere che ha deciso di includere. Da qui le fragilità diventano un elemento di forza per la costruzione del futuro”. “Grazie alla cooperativa La Brigata Indipendente – ha concluso la presidente Bistocchi –, ai ragazzi e alle ragazze che hanno lavorato per l’inaugurazione di oggi e per il lavoro che fanno tutti i giorni per l’inclusione sociale propria e altrui. La disabilità non si sceglie però si può scegliere come viverla e si possono scegliere i luoghi. Abbiamo bisogno di luoghi non disabilitanti e questo laboratorio è uno di quelli, un luogo in cui viene annullata la disabilità. L’inclusione viene fatta anche attraverso il cibo, perché è un elemento che unisce. L’inclusione sociale per le istituzione locali è importante saremo al fianco di queste ragazze e di questi ragazzi”.