L’incontro, organizzato dal Centro internazionale Magistrati ‘Luigi Severini’, vedrà come relatori importanti esponenti del mondo della giustizia tra cui Giovanni Canzio, già primo presidente della Corte di Cassazione, Ingrid Derveaux, segretaria generale della Rete europea di formazione della magistratura, Antoine Garapon, giudice e filosofo del diritto, François Molinié, presidente della Société de Législation Comparée, Raffaele Sabato, giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo, e Francesco Paolo Sisto, attuale viceministro
“Imparzialità e qualità del giudice: profili ordinamentali e professionali in prospettiva comparata” è il tema al centro del “Forum internazionale alta cultura della giurisdizione” che si svolgerà venerdì 20 settembre, a Perugia, su iniziativa del Centro internazionale magistrati ‘Luigi Severini’, in collaborazione con l’Unione internazionale magistrati e la Société de Législation Comparée. L’incontro, che vedrà la presenza di illustri studiosi e operatori del diritto, dall’Italia e non solo, si terrà all’aula magna dell’Università per stranieri di Perugia, in piazza Grimana. A introdurre i lavori sarà il presidente del Centro Severini, nonché presidente della sezione penale della Corte d’Appello di Perugia, Paolo Micheli, insieme a Giuseppe Severini, presidente del Centro studi giuridici e politici della Regione Umbria che ha inteso sostenere l’iniziativa.
“Sono particolarmente lieto che Perugia possa ospitare un Forum di così alto livello – ha dichiarato Paolo Micheli –, la cui realizzazione è stata possibile grazie al supporto della Fondazione Perugia e della Regione, e soprattutto grazie al prezioso lavoro della professoressa Daniela Piana, dell’Università degli studi di Bologna, coordinatrice scientifica del Centro Severini”.
Micheli ha aggiunto
“l’auspicio che il Forum possa diventare, nel prossimo futuro, un appuntamento annuale di grande richiamo, utile ad avvicinare chi vi abbia un sincero interesse, addetti ai lavori e non, alle problematiche reali del mondo della giustizia, da cogliere e discutere anche in una dimensione internazionale”.
Alle ore 10, dopo i saluti istituzionali che saranno formulati anche dai vertici della giustizia umbra (il neo presidente della Corte d’appello, Giorgio Barbuto e il procuratore generale Sergio Sottani), i lavori prenderanno il via con il policy brief “Mappare le sfide, focalizzare le opportunità di miglioramento per promuovere una giurisdizione più imparziale” (Giovanni Canzio – Lukasz Granosik – Stefano Mogini – François Molinié – Giacomo Oberto. Chair: Daniela Piana). Alle 11.45, keynote speaker Raffaele Sabato, i lavori proseguiranno con “Dimensioni e prospettive della imparzialità e della qualità dei giudici nel sistema del Consiglio d’Europa” e, alle 12.15, studiosi e attori istituzionali si confronteranno in un dialogo trasversale a culture ed esperienze nazionali (Walter Barone – Marylin Huff – Wojciech Postulski – Lorenzo Salazar – Irene Stolzi. Chair: Giancarlo Montedoro). Alle 14.15 “Voci dalla e per l’Europa: imparzialità e qualità del giudice nella prospettiva della formazione” con Ingrid Derveaux, mentre alle 15 è prevista la Tavola rotonda con i rappresentanti delle istituzioni e delle professioni giuridiche (note introduttive di Francesco Paolo Sisto). Alle 16.30 sarà il momento delle riflessioni conclusive, con Antoine Garapon. A terminare la giornata la conferenza stampa che si svolgerà a fine lavori, alle ore 17, cui seguirà un concerto offerto dall’Università per stranieri di Perugia.
“L’imparzialità del giudice è un principio generale e fondamentale dello Stato di diritto e dei sistemi democratici – si legge nella executive summary dell’incontro –. Esso assume diverse forme istituzionali e riflessi funzionali insieme ai modelli differenziali delle condizioni culturali, storiche, istituzionali in cui è radicato il principio dello Stato di diritto. Combinare approcci comparativi, osservazioni multilivello, a livello individuale e sistemico, con una ferma approvazione dei principi universali sembra la strategia intellettuale più promettente per avviare riforme giudiziarie e progetti istituzionali”.