Il sindaco Romizi spiega l’educazione civica ai bambini di Bagnaia

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Ci si interroga su quale sia l’età giusta per insegnare l’educazione civica ai bambini, le educatrici del Campus Festa d’Estate a Bagnaia ritengono si possano ottenere buoni risultati anche con bambini molto piccoli. E per questo hanno deciso di rendere il soggiorno dei bambini un percorso sia ludico che costruttivo abituandoli a vivere in comunità e facendo loro capire che rispettare e far rispettare le regole agli altri permette a tutti di godere al meglio degli spazi comuni.

“Il rispetto è un elemento fondamentale nella crescita dei bambini – dice Valeria Palazzo educatrice del centro – devono imparare a rispettare il prossimo, la natura, la propria città. L’egoismo, soprattutto nei bambini, è inevitabile ed è inutile sgridare il bambino egoista, ma è importante fargli capire che la condivisione del gioco, del cibo, delle attenzioni, a lungo termine premia”.

I bambini interiorizzano i comportamenti degli adulti, quindi il principale compito è quello di sforzarci per dar loro il buon esempio.

“La nostra è una piccola comunità di 40 elementi – afferma Arianna Terni coordinatrice del Campus – con età, gusti e attitudini diversi, quindi per far funzionare questo gruppo abbiamo deciso di far eleggere ai piccoli ospiti ogni lunedì un Sindaco il quale, durante la settimana, cerca di mantenere le promesse fatte ai propri elettori, aiutarci a mantenere l’ordine e sedare le controversie.”

Ed i bambini hanno risposto in maniera positiva e preso molto sul serio l’elezione e si sono ingegnati nel presentare un programma elettorale, che in un primo periodo era fatto di proposte irrealizzabili, ma con l’andare del tempo ciò che ha premiato i nuovi eletti è stata la concretezza delle idee. A concludere questo percorso di responsabilità ci ha pensato il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, e li ha aiutati a capire quali sono i diritti e doveri dei cittadini e come può un Sindaco rendere la comunità migliore. Accolto dall’inno di Mameli cantato insieme tutti in coro, che ha rotto un po gli indugi iniziali è stato proposto al primo cittadino un quiz sulla città che amministra preparato dai bambini, che ha poi suscitato numerose domande prontamente evase dal Sindaco. E’ stata poi consegnata una scatola dove ogni bambino ha riposto una proposta per migliorare la città, dove la richiesta principale è stata quella di avere più parchi gioco.

“Ho provato a spiegare loro – dice Andrea Romizi – che questi spazi negli anni addietro si facevano in maniera anche troppo disinvolte perchè c’era la possibilità e le risorse. Oggi si fa veramente fatica a mantenere quello che abbiamo, quindi è giusto avere giochi e che questi bimbi abbiano dei parchi in cui si trovano a loro agio, però è bene che anche essi capiscano fin da piccoli che a fronte di un investimento per quanto piccolo, è un impegno da parte delle amministrazioni pubbliche e quindi anche da parte dei genitori che pagano di fatto questi servizi con la pressione fiscale”.

Perché si sa, è facile lamentarsi, ma siamo proprio sicuri che ognuno di noi faccia il massimo perché le cose funzionino? Le aree verdi, le strade, le piazze sono sporche perché i netturbini non puliscono oppure per la noncuranza dei fruitori? I bambini, in quanto cittadini di domani devono essere guidati e responsabilizzati, perché forse avremo bisogno dell’entusiasmo delle nuove generazioni per ricordarci che una città è fatta di persone e di relazioni che devono essere rafforzate per migliorare insieme.