Foligno celebra il 25 aprile

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Il Sindaco Zuccarini omaggia i caduti cimitero di guerra di Rivotorto “È la festa di tutti: di chi ama la libertà e la democrazia”

   

Si è svolta anche a Foligno, in piazza della Repubblica, la cerimonia del 25 aprile. In precedenza il sindaco Stefano Zuccarini aveva deposto una corona d’alloro, a Rivotorto d’Assisi, al cimitero di guerra e alle lapidi dei caduti di fronte alla cattedrale di San Feliciano e al palazzo comunale.

“Il 25 aprile – ha detto, fra l’altro, il sindaco – è la festa di tutti: di chi ama, sempre e comunque, la libertà e la democrazia. Valori che ancora oggi purtroppo, non possiamo e non dobbiamo dare per scontati, e che anzi tornano ad essere minacciati da guerra, morte e distruzioni. Quei valori di rinascita e riconciliazione che ci guidarono a guerra conclusa verso la ricostruzione sono quantomai attuali. L’uscita dalla crisi causata dalla pandemia e dai contraccolpi della guerra in Ucraina, mette infatti a dura prova anche la nostra vita sociale ed economica. Oggi, essere di nuovo qui insieme, è un importante segnale di rinascita e speranza. Abbiamo deposto le corone di alloro alle lapidi dei caduti sulla facciata principale del duomo (che ormai contiamo di vedere presto riaperto) e sulla facciata del palazzo comunale; dopo andremo al sacrario di Cancelli, altro luogo simbolo della lotta contro la dittatura. Con infinito spirito di riconoscenza, prima di essere qui, come abbiamo fatto in questi tre anni, mi sono voluto voluto recare – unitamente al gonfalone della città di Foligno – al cimitero di guerra dei militari alleati inglesi e del Commonwealth a Rivotorto di Assisi, per rendere il meritato e doveroso omaggio ai 949 caduti per la nostra libertà. Giovani, nel fiore della loro vita, giunti da lontano – anche oltreoceano – a combattere e morire per l’Italia e per tutti gli italiani. Tutti noi abbiamo un debito inestinguibile di gratitudine nei confronti di viene a sacrificarsi per liberare la nostra patria: senza il loro sacrificio, anche quello degli italiani stessi avrebbe rischiato di risultare vano”.