Dall’Università degli studi di Perugia usciti i primi geometri laureati dell’Umbria

47
 

Sono i primi studenti a completare con successo il corso di laurea triennale professionalizzante in ‘Tecniche digitali per la gestione sostenibile delle costruzioni, dell’ambiente e del territorio’ (il secondo istituto in Italia), venendo così subito abilitati alla professione

   

Daniele Antoniacci di Foligno con un punteggio finale di 109/110, Elia Roman di Udine con 106/110 e Ilaria Minni di Foligno con 108/110. Sono loro i primi “geometri laureati” dell’Umbria. Anzi, per la precisione, i primi studenti nella storia dell’Università degli studi di Perugia ai quali è stato conferito il titolo accademico di dottore in ‘Tecniche digitali per la gestione sostenibile delle costruzioni, dell’ambiente e del territorio’ con abilitazione immediata a svolgere la professione di geometra. Nella sostanza, appunto, dei geometri laureati. I tre studenti, che hanno discusso la tesi di laurea mercoledì 19 novembre nella sede del Dipartimento di Ingegneria dell’ateneo perugino, sono stati infatti i primi ad aver concluso con successo il corso di laurea triennale professionalizzante introdotto nell’ateneo perugino nel 2022. Si tratta del secondo corso di questo tipo istituito in Italia dopo quello sperimentato a Udine. Alla cerimonia di conferimento del titolo, oltre ai membri della commissione di laurea presieduta dal coordinatore del corso Pier Riccardo Porceddu, erano presenti la vicedirettrice del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’UniPg, Silvia Meniconi, l’ex direttore Giovanni Gigliotti, con il quale prese il via il corso di laurea, ed Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri e geometri laureati di Perugia.

“Questo corso di laurea – ha ricordato Porceddu durante il suo discorso conclusivo – offre più di un valore aggiunto. Innanzitutto, i ragazzi hanno la possibilità di conoscere le più moderne tecnologie per la professione. Poi, visto che nell’ambito del settore edile oggi vi sono tante diverse professionalità, la figura del geometra laureato può benissimo ricoprire un ruolo fondamentale di trait d’union, come quello di project manager. Infine, vista la grande carenza di professionisti di questo tipo e visto che il mercato chiede oggi freneticamente tale figura professionale, ci sono enormi possibilità lavorative”.

“Finalmente – ha commentato Tonzani con grande soddisfazione – abbiamo i tre primi geometri che possono fregiarsi del titolo di dottore. Questi ragazzi appena laureati potrebbero subito iscriversi all’ordine professionale, senza dover seguire il consueto iter. Una grande novità questa, per una professione oggi largamente richiesta e di cui c’è estremo bisogno. Per questo è importante indirizzare i giovani verso questo percorso di studi che consente di entrare direttamente nel mondo del lavoro”.

Un mondo del lavoro molto ampio, quello a cui possono accedere i nuovi geometri laureati, come dimostrano anche i più disparati temi delle loro tesi, realizzate al termine di lunghi tirocini curriculari e altre attività pratiche: ‘Indagini dinamiche e prime analisi dei dati di monitoraggio del Ponte delle Torri di Spoleto’ per Antoniacci; ‘Geomatica per i beni culturali: un approccio integrato basato su Gnss, laser scanning e fotogrammetria per il rilevamento 3d di un piccolo borgo medievale’ per Minni; ‘Due diligence e valutazione immobiliare: approccio integrato nella gestione del rischio e nelle decisioni d’investimento’ per Roman.

“Stiamo lavorando molto, anche con le imprese – ha aggiunto Tonzani –, per incentivare i ragazzi a intraprendere questo percorso. In edilizia c’è veramente tanto bisogno di questa figura intermedia e i nuovi geometri laureati saranno molto più aperti mentalmente a recepire ogni novità di questo settore”.

“I rapporti e i tirocini con ordini professionali e imprese sono di fondamentale importanza – ha ribadito anche Porceddu –, perché rendono molto più facile per gli studenti lavorare con realtà che già si conoscono e con le quali si è già in contatto”.