Da un’iniziativa dell’Avis Marsciano un respiratore per l’ospedale di Pantalla

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Da un’iniziativa dell’Avis Marsciano un respiratore per l’ospedale di Pantalla. I fondi arrivano dalla campagna di donazioni promossa insieme alla Caritas e ai Comuni di Collazzone, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e San Venanzo

   

All’ospedale della Media Valle del Tevere sarà consegnato, in tempi brevi, dopo Pasqua, un nuovo respiratore da utilizzare per l’emergenza sanitaria in corso.

Il macchinario è stato acquistato grazie alle donazioni arrivate da tanti cittadini nell’ambito della campagna promossa dall’Avis Marsciano in collaborazione con la Caritas locale e le amministrazioni comunali di Collazzone, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio e San Venanzo.

La raccolta fondi, che ha superato i 25mila euro, va avanti. Si può quindi continuare a donare attraverso un bonifico sull’Iban:IT 64 C 01030 38510 000001093771,intestato all’Avis comunale di Marsciano, indicando come casuale: “Aiutiamo Ospedale MVT”.

Dopo il respiratore, quindi, con le prossime disponibilità economiche si acquisteranno dispositivi di protezione individuale (in particolare mascherine, protezioni facciali, guanti e tute) per il personale sanitario dell’ospedale, della guardia medica e per i medici di famiglia, tutti esposti ai maggiori rischi di contagio nella lotta al contenimento della pandemia.

“Voglio ringraziare – sottolinea l’assessore alle politiche sociali del Comune di Marsciano, Manuela Taglia – i numerosissimi cittadini che hanno fatto una donazione e quelli che vorranno continuare a dare una mano, anche nei prossimi giorni, a sostegno dell’ospedale della Media Valle del Tevere e di tanti medici e operatori sanitari impegnati su tanti fronti contro il coronavirus. E ringrazio anche Avis, Caritas e le amministrazioni comunali che stanno promuovendo la raccolta fondi. Questa crisi sta determinando molte difficoltà anche sul piano economico e sicuramente incertezza per i mesi a venire. In questa fase è tuttavia fondamentale riuscire a fermare quanto prima la catena dei contagi e spostare quante più risorse possibili dalla gestione dell’emergenza alla ricerca di una cura e di un vaccino.Anche pochi euro, quindi, fanno oggi la differenza se possono servire a salvare chi si ammala e dotare, chi è in prima linea, dei necessari dispositivi di sicurezza”.