Coletto: “Altissima la positività dei test rapidi Covid

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L’assessore in base ai dati epidemiologici sottolinea che la “gente li fa solo quando è sicura dell’infezione”

   

Sono ormai “molti” coloro che si sottopongono a un test Covid ufficiale “solo quando sono certi di avere contratto l’infezione attraverso quelli a casa, per poi recarsi in farmacia o nei laboratori solo per la certificazione”.

A rilevarlo è l’assessore alla Salute della Regione Umbria Luca Coletto. Lo fa alla luce dei dati settimanali del Nucleo epidemiologico.

“In queste ultime settimane – spiega l’assessore – si è osservato un netto decremento del numero dei tamponi positivi sul totale di quelli eseguiti, con un valore che si attesta al 22 per cento, così come è in netta discesa sono il numero dei ricoveri in area medica la cui occupazione si attesta al 15 per cento del totale dei posti e inferiore all’uno per cento per quelli in terapia intensiva. Un altro dato significativo messo in risalto dal Cts regionale è il rapporto tra i test antigenici rapidi eseguito in farmacia e grado di positività che, in breve tempo, restituisce una percentuale di positività altissima, indice del fatto che allo stato attuale vi si recano solo coloro che hanno la certezza della positività o perché hanno già eseguito a casa un test oppure perché presentano dei sintomi.

Alla luce di ciò l’interpretazione più veritiera è rappresentata dall’ipotesi che molti cittadini fanno un test certificato solo quando sono certi – conclude Coletto – di avere contratto l’infezione attraverso i test a casa per poi recarsi in farmacia o nei laboratori solo per la certificazione”.