Cecchini agli agricoltori: “Puntiamo sui giovani, agroambiente e agricoltura biologica”

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Cecchini agli agricoltori: “Puntiamo sui giovani, agroambiente e agricoltura biologica”. È quanto ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, intervenendo alla giornata di mobilitazione indetta dalla Coldiretti

   

“Ci siamo già attivati per assegnare più risorse a sostegno dei giovani agricoltori, agricoltura biologica e l’agroambiente. Saranno il Tavolo Verde, convocato per mercoledì 6, e il Comitato di Sorveglianza del Programma di sviluppo rurale, che si riunirà il 21 giugno, le sedi di concertazione dove definire modalità e tempi, ma intanto vi confermo che c’è stato e c’è da parte nostra l’impegno per l’incremento della dotazione finanziaria delle misure 10 e 11 per l’annualità 2017”. È quanto ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini, intervenendo alla giornata di mobilitazione indetta dalla Coldiretti.

L’assessore Cecchini ha affrontato, punto per punto, ognuna delle questioni al centro della mobilitazione, dal finanziamento ulteriore delle graduatorie 2017 delle due misure del Psr, alle risorse destinate ai giovani agricoltori, dal problema dei cinghiali alla velocizzazione dei pagamenti da parte dell’agenzia Agea.

“In Umbria – ha detto – abbiamo a disposizione oltre 900 milioni di euro per l’attuazione del Programma di sviluppo rurale, che significa sostegno all’economia, all’occupazione, alla qualità della vita nelle zone rurali, alla tutela del paesaggio. Una gran quantità di risorse, ma non c’è tutto per tutti, sempre e subito. Tanto più – ha sottolineato – se, rispetto alla precedente programmazione, le domande di accesso agli aiuti sono raddoppiate o addirittura triplicate. Ad esempio, per quanto riguarda la misura 10 per i pagamenti agroclimatici-ambientali, se nel 2015 le domande erano state 1701, nel 2017 sono balzate a 3059. Lo stesso è avvenuto per la misura 11 per l’agricoltura biologica, con le domande passate da 273 nel 2015 a 1075 nel 2017”.

“Un boom di adesioni – ha proseguito – anche per i giovani che guardano con sempre più favore all’agricoltura come fonte di reddito e occupazione: nonostante abbiamo previsto un plafond consistente di ben 22 milioni di euro per accompagnare il loro primo insediamento, non è rivelato sufficiente a fronte di un numero straordinariamente alto di domande”.

“Stiamo già lavorando – ha ribadito l’assessore Cecchini – per riallocare le risorse necessarie per finanziare le graduatorie e contiamo fra fine 2018 e inizio 2019 di poter dare le risposte attese”.

Circa i ritardi nei pagamenti, dopo aver specificato che “deve essere chiaro che la Regione non ci guadagna nulla e non è la Regione che fa speculazioni”, l’assessore Cecchini ha ribadito che la Regione “continuerà a incalzare Agea perché risolva in tempi brevi questo problema” chiedendo la “collaborazione di tutti”. Una collaborazione chiesta ai parlamentari umbri presenti alla manifestazione, al mondo agricolo e alle organizzazioni agricole anche affinché “il nuovo Governo proceda alla riforma dell’organismo pagatore Agea avviata dal Governo Gentiloni in modo che si scriva una pagina nuova per il futuro ed Agea diventi uno strumento nazionale efficiente, moderno, che funzioni”.

“In Umbria sono solo il 5-6 per cento su circa 8mila le domande non pagate e l’Umbria – ha rimarcato – è comunque al secondo posto fra le Regioni italiane, con una spesa di 207 milioni di euro pagati da Agea alle imprese agricole ed altri beneficiari, più di molte altre Regioni che non si avvalgono di Agea. È evidente che la soluzione per evitare ritardi nei pagamenti – ha precisato – non è quella di creare un organismo pagatore regionale”.

Sulla problematica della presenza dei cinghiali, l’assessore Cecchini ha annunciato l’imminente approvazione da parte della Giunta regionale delle misure straordinarie per il loro contenimento già attuate lo scorso anno (che prevedono la riduzione da 48 a 12 ore del termine per l’attivazione degli interventi, trascorso il quale gli agricoltori possono intervenire direttamente).

La riforma degli Atc, gli Ambiti territoriali di caccia, in cui è previsto che siano rappresentate associazioni ambientaliste, venatorie e agricole, “consentirà fin dalle prossime settimane di agire con le stesse regole in tutto il territorio regionale consentendo una maggiore efficacia a patto che ognuno svolga fino in fondo il proprio ruolo. Il regolamento è stato approvato nella seduta della Giunta regionale questo pomeriggio”.