Caccia, nuovo Comitato di gestione e otto Commissioni permanenti per l’Atc Perugia 1

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I venti consiglieri sono nominati da enti locali, associazioni venatorie, agricole e ambientali – Le commissioni si occupano ciascuna di una tematica differenti e sono di ausilio al comitato

   

Novità nell’Ambito territoriale di caccia (Atc) Perugia 1 che si occupa di gestire le attività faunistiche, ambientali e venatorie nel territorio dell’Umbria settentrionale, che va dal Trasimeno al Perugino, dall’Eugubino all’Alto Tevere. Con decreto della presidente della Giunta regionale dell’Umbria sono stati nominati i venti nuovi componenti del Comitato di gestione in rappresentanza di enti locali, associazioni venatorie, agricole e ambientaliste. Il nuovo comitato si è insediato in concomitanza con l’elezione del presidente, Luciano Calabresi e dell’Ufficio di Presidenza. Del Comitato di gestione fanno parte Gino Angeletti (designato da Urca); Giuseppe Barbetti (Coldiretti); Alessandro Barbino (Fidc); Luciano Calabresi (Confagricoltura); Nelson Campanelli (Regione Umbria); Fausto Castellani (Eps); Pierluigi Di Tonno (Wwf); Stefano Facchini (Cia); Francesco Fiorucci (Regione Umbria); Filiberto Franchi (Regione Umbria); Luca Grasselli (Coldiretti); Marco Mariotti (Confagricoltura); Moreno Pagnotta Lorenzetti (Aiw); Francesco Panella (Terra Nostra Umbria); Carlo Pippi (Fidc); Maurizio Refrigeri (Enalcaccia); Sauro Rossi (Cia); Simone Rossi (Liberacaccia); Paolo Terrosi (Anci); Gianpaolo Zandrini (Arcicaccia).

Avvalendosi anche di collaboratori professionisti esterni e con specifiche competenze, il presidente Luciano Calabresi si è posto, nel quadriennio del suo mandato, di promuovere e organizzare attività di risorse ambientali e della consistenza faunistica, programmare interventi per il miglioramento degli habitat, incentivare la collaborazione con i conduttori di aziende agricole, soprattutto per prevenire i danni arrecati alla produzioni agricole da parte della selvaggina, monitoraggio del territorio per gli aspetti faunistici, organizzare corsi e seminari di aggiornamento faunistico e ambientale.

“In definitiva – ha spiegato Calabresi – vogliamo proporre all’opinione pubblica una nuova figura di cacciatore, moderna e sensibile ai temi ambientali e faunistici laddove rappresentano una vera e propria criticità”.

Per raggiungere tali obiettivi sono state già insediate delle Commissioni permanenti, di ausilio al Comitato, composte da quattro membri e dirette da un coordinatore, che hanno già proposto iniziative e aspetti da verificare nel dettaglio. Le Commissioni permanenti sono otto: Commissione per le zone di ripopolamento e cattura, aree di rispetto, specie problematiche o opportuniste (composta da Rossi, Pippi, Campanelli, Fiorucci, Di Tonno); Commissione agricoltura e prevenzione danni (Rossi, Franchi, Mariotti, Facchini, Grasselli); Commissione gestione cinghiale (Castellani, Pippi, Campanelli, Fiorucci, Franchi); Commissione cervidi e bovidi (Angeletti, Campanelli, Mariotti, Rossi, Franchi); Commissione misure ambientali (Campanelli, Facchini, Di Tonno, Rossi, Panella); Commissione contenimento cinghiale distretti est (Pagnotta Lorenzetti; Castellani; Fiorucci; Terrosi; Rossi); Commissione contenimento cinghiale distretti ovest (Terrosi; Mariotti; Pagnotta Lorenzetti; Rossi; Franchi); Commissione corsi di formazione (Mariotti; Panella; Rossi; Di Tonno; Franchi).

Delegato per i rapporti con le istituzioni sarà il consigliere Filiberto Franchi, mentre il delegato addetto stampa sarà il consigliere Maurizio Refrigeri.

“Nella consapevolezza che c’è molto da lavorare – ha commentato Calabresi –, l’impegno e la collaborazione fra i vari componenti del Comitato non mancherà di certo e il nuovo corso intrapreso raggiungerà gli obiettivi programmati”.