Approvata a maggioranza la modifica della legge regionale sullo sport

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Approvata a maggioranza la modifica della legge regionale sullo sport. Agevolazioni per anziani e disabili, non per migranti, ex detenuti ed ex tossicodipendenti

   

L’Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza, con 11 voti favorevoli (Lega, FI e FDI) e 8 contrari (Pd, M5s e Civici), la proposta dei consiglieri della Lega (Mancini, Pastorelli, Fioroni, Nicchi, Rondini, Carissimi e Alessandrini) di modificare la legge “19/2009”, meglio nota come legge regionale sullo sport (Norme per la promozione e sviluppo delle attività sportive e motorie). Prevista una revisione delle categorie dei beneficiari di quote agevolate e ingressi omaggio in palestre e strutture sportive. Sarà la Giunta a doverle indicare: garantita la priorità per anziani e disabili, non per migranti, ex detenuti e tossicodipendenti. Voto contrario da parte della minoranza, che ritiene l’atto “discriminatorio e propagandistico”. La modifica prevede che nella promozione di attività sportive e motorie per finalità sociali accedano ai benefici anche le associazioni senza fini di lucro che svolgono attività associativa finalizzata a incentivare la partecipazione attiva e l’inclusione sociale di specifiche categorie di soggetti che si trovano in condizioni di vulnerabilità, individuate dalla Giunta con propria deliberazione, considerando prioritariamente gli anziani e le persone con disabilità, anche attraverso quote agevolate o ingressi gratuiti. Nel testo originario erano previste precise categorie di beneficiari, tra cui migranti, ex detenuti e tossicodipendenti, oltre naturalmente ad anziani e disabili, che non saranno ricomprese nel nuovo testo. Nella Relazione di maggioranza, il primo firmatario Valerio Mancini (Lega) ha spiegato che

“la proposta consiste in una modifica dell’articolo 14 della legge 19 con cui si stabilisce che sia la Giunta regionale ad individuare, con proprio atto, le specifiche categorie di soggetti delle quali le associazioni senza scopo di lucro devono incentivare la partecipazione attiva e l’inclusione sociale. E comunque ne dovranno necessariamente far parte gli anziani e le persone con disabilità. In sostanza,si vogliono eliminare elenchi fissi e prestabiliti di categorie di soggetti, ad eccezione degli anziani e delle persone con disabilità, al fine di rendere più corrispondente alla realtà sociale regionale, sempre più mutevole e complessa, l’individuazione delle categorie stesse”.

Il relatore di minoranza, Michele Bettarelli(PD) ha citato il film “La vita è bella”, ricordando la scena in cui il piccolo protagonista e il suo papà, interpretato da Roberto Benigni, si trovano davanti al cartello con su scritto “Vietato l’ingresso agli ebrei e ai cani”, per spiegare che

“la cancellazione di migranti, ex carcerati e ex tossicodipendenti equivale a quanto mostra il film, ed è incostituzionale. Si cerca di far passare questa modifica come un atto che allarga le maglie, che amplia la platea di beneficiari, ma il fine vero è marcatamente discriminatorio e lo perseguite in un ambito in cui l’inclusione, lo stare insieme, il recuperare dal disagio è sostenuto sia dallo statuto del Coni che dalle leggi in vigore nell’Unione Europea per quanto riguarda il favorire l’integrazione, contro ogni forma di discriminazione. Ci sono tante realtà sociali che cercano di includere e di tenere insieme, mentre con questa modifica si vuole solo parlare alla pancia dell’elettorato, andare avanti con gli slogan, ma non può durare più di un anno, come sta accadendo, bisogna invece dare delle risposte. Se no è inutile citare San Francesco in quest’Aula, perché fratellanza e giustizia sociale dove sono? Dite delle cose e fate l’esatto contrario”.

DICHIARAZIONI DI VOTO

Tommaso Bori (PD):

“Prendiamo atto della fretta che ha la maggioranza leghista di approvare questamodifica che noi troviamo profondamente sbagliata. Non può essere questo l’obiettivo di chi governa un’istituzione. Tolte alcune categorie, sono da emarginare, sono persone diverse gli ex carcerati, ex tossicodipendenti e migranti. Quale è l’obiettivo che porta un governo regionale a mettere in campo questa impostazione durante la pandemia, perché non voler utilizzare lo sport per agevolare il reinserimento sociale di queste persone, perché rimuovere l’integrazione? Non è la priorità da trattare oggi, ma un ennesimo servizio alla propaganda. Si ritorna a individuare dei nemici nella società, si vuole attaccarli e rimuoverli. Come avete fatto prima per l’interruzione volontaria della gravidanza, gli assegni per malattie gravi, ora lo sport. La vostra cultura è quella di rimuovere diritti acquisiti, avvelenare il clima, fare propaganda permanente. I veri problemi dell’Umbria sono altri”.

Donatella Porzi (Pd):

“Come insegnante e donna di sport so che il recupero delle tossicodipendenze, di una educazione compromessa sono fattori estremamente importanti per l’integrazione sociale, e non possiamo non renderci conto di quanto lo sia lo sport per la riabilitazione sotto ogni punto di vista. Stiamo negando un diritto a chi si trova penalizzato. Invito a riflettere su questoprovvedimento cattivo, non riesco a pensare che sia stato partorito da persone che sono anche genitori, oltre che amministratori, e ricordo che certe cose possono accadere in tutte le famiglie. Lo sport porta l’individuo a riacquisire la voglia di essere integro e dare il meglio di sé. Negare questa opportunità per una scelta ideologica, quella di essere contro gli immigrati, vuol dire andare ad aumentare le diseguaglianze”.

Simona Meloni (Pd):

“Nella modifica vengono indicati nuovi soggetti che si trovano in condizioni di vulnerabilità ma chi stabilisce i criteri per la vulnerabilità? Non sono indicati.Perchè non una differenziazione per fasce di reddito, aiutare chi ha meno, anzichè discriminare, eliminando alcune categorie. Per togliere i migranti si mette in discussione un impianto legislativo che già tutela le categorie più deboli, invece si vanno a ledere diritti inalienabili delle persone. Questa è una legge discriminatoria”.

Fabio Paparelli (Pd):

“Mi auguro che si voglia istituire al più presto la commissione di garanzia statuaria perchè questa legge è in totale contrasto con lo statuto della Regione. Si sarebbe dovuta dichiarare l’inammissibilità di questo disegno di legge, lo faremo nell’apposita commissione. La legge viola i principi di uguaglianza contenuti nell’articolo 5 dello Statuto, dove si legge che la Regione deve concorrere a rimuovere gli ostacoli allo sviluppo delle persone. Se la approvate, violate lo Statuto regionale e noi ci faremo carico di questo. Fatevi un esame di coscienza, lasciamo intatti i valori conclamati di questa Regione”.

Andrea Fora (Patto civico):

“É una discussione su un piano ideologico. Questa legge non ha alcun contenuto di efficacia nelle politiche regionali. Dite che non ha alcuna portata ideologica, ma se fosse cosìl’unica legge che avrebbe migliorato la situazione sarebbe stata quella di potenziare i servizi, investire di più, valutare la fragilità socio-economica, invece volete solo cancellare dal testo di legge migranti, ex detenuti ed ex tossicodipendeti, l’unico effetto è cancellare queste tre parole ed è incostituzionale, lo segnaleremo anche al Governo che è incostituzionale. La dotazione economica è bassissima, la ricaduta è scarsa, ma discutiamo solo di un atto politico grave nella discriminazione di alcuni bisogni e alcune fragilità rispetto ad altre. La tossicodipendenza contiene drammi familiari e sociali gravissimi da cui nessuno è al sicuro, potrebbe toccare a tutti. Invito la Giunta a riflettere, l’atto non ha a che fare con le attività sportive ma è solo una cancellazione di alcune fragilità dall’accesso ai diritti e servizi”.

Stefano Pastorelli (Lega):

“Prendo atto che una parte del Pd si sta convertendo, visti i richiami a San Francesco, ma la minoranza di oggi come aveva scelto, quando era al governo, le categorie da aiutare? Noi cerchiamo di individuare quali sono le categorie più vulnerabili. Il Governo vuole rinchiudere gli italiani e lasciar girare gli extracomunitari.Prendiamo la responsabilità di quello che decidiamo e le scelte le facciamo, come devono farle i padri di famiglia. Propaganda’ Individuare i nemici? No, individuiamo le categorie cu devono andare le agevolazioni, si fanno scelte e si portano avanti. La Lega voterà compatta e favorevolmente”.

Valerio Mancini (Lega):

“La legge che stiamo modificando è stata in parte inapplicata negli ultimi anni. Esiste da undici anni. In questo periodo non è stata presa in considerazione alcuna categoria particolare se non, nel 2017, quando vi furono incluse alcune categorie. In otto anni la caritatevole sinistra che governava ha dimenticato detenuti e tossicodipendenti, poi la Toscana ha fatto una legge simile e vi siete adeguati. Le leggi si scrivono, poi però non ci crediamo, non ne diamo attuazione. Il regolamento per individuare i soggetti non ha avuto nessun seguito, quindi voi credete nelle politiche di inclusione solo a parole. Quanto ha creduto la sinistra nelle attività sportive, visto che le risorse sono pari a zero, qualunque siano stati i soggetti destinatari? Non siete in grado di attuare la legge.Vogliamo individuare con un regolamento i soggetti che hanno bisogni veri, e sono gli anziani e i disabili, gli altri la palestra se la pagano. Se c’è un euro, si aiutano queste categorie. Poi, se le risorse di bilancio lo consentiranno, individueremo altre categorie”.

Thomas De Luca (M5s):

“Siamo davanti a una discussione fantasmagorica, mai vista. Decidete quali categorie sostenere e chi includere, ma tre settimane fa avete votato alloggio e istruzione per gli immigrati, mentre oggi gli vietate gli sport. Li fate ingrassare per poi mangiarveli? Atto di propaganda pura, la seconda legge di iniziativa consiliare dopo quella riguardante lo spostamento della sede legale di Arpa a Terni. Questa Regione la volete risollevare con questo tipo di azioni? Se ci sono politiche di inclusione per ricostruire il tessuto sociale sono proprio le persone che escludete che necessitano di inclusione. Togliamo le politiche sulla tossicodipendenza mentre ci sono tredicenni che vengono avviate alla droga e noi non le vogliamo accogliere ma escluderle da pratiche di recupero e integrazione”.

Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto):

“Se questa legge avesse compreso una richiesta di aumento delle risorse, avremmo potuto dire che stiamo facendo il bene dall’Umbria, ma non è così. Con il terremoto ho visto gli italiani fare cose straordinarie, persone che avevano poco dividere quel poco con chi non aveva niente. Sono insegnamenti che non dobbiamo dimenticare, non ragionare con logiche di demagogia, estranee ai valori fondanti di questa terra, compresi gli insegnamenti di San Francesco.Lo sport è lotta alla discriminazione, è inclusione sociale, recupero della vita per chi rischia di rimanere fuori. Questa legge è discriminatoria, danneggia l’immagine e la coscienza degli umbri. Voto contrario”.