Al Cesvol i volontari ternani raccontano la solidarietà ai tempi del covid: “Nessuno verrà lasciato solo”. Il punto sulle nuove povertà causate dalla pandemia e la straordinaria risposta del volontariato ternano è stato fatto al Polis di Cospea
Quando la pandemia ha interrotto la normalità del vivere quotidiano i volontari ternani si sono messi in gioco in modo eroico e creativo.
Con i pochi strumenti a disposizione ma tanta buona volontà, hanno restituito uno spaccato fatto di azione e solidarietà, di condivisione e buone pratiche per fare in modo che la rete nata per affrontare l’emergenza covid funzionasse per poter raggiungere chiunque. A partire dalle persone più fragili: gli anziani, le persone con disabilità, i malati, chi vive solo.
Quel percorso avviato a marzo da volontari e associazioni della città, sostenuto dal Cesvol e condiviso con il Comune di Terni, non fa altro che confermare l’inestimabile valore di chi ancora oggi, ogni giorno, si impegna con la volontà di non lasciare indietro nessuno.
Il punto sulle nuove povertà causate dalla pandemia e la straordinaria risposta del volontariato ternano è stato fatto al Polis di Cospea.
Promosso dall’associazione Pensare il domani guidata da Giacomo Porrazzini e dal Cesvol il convegno, moderato da Silvia Camillucci, coordinatrice del Csv, ha dato voce a chi, da mesi, si sta adoperando perché nessuno resti indietro.
Le associazioni di volontariato in campo per l’emergenza hanno raccontato la propria esperienza e le tante attività che hanno alleviato le difficoltà di migliaia di persone.
Significative le testimonianze di Ideale Piantoni, direttore della Caritas diocesana, Lorenzo Gianfelice, coordinatore di Ancescao Umbria sud, Tommaso Sereni, di Azione cattolica giovani, Alessandro Rossi, presidente di Auser Terni, Giulia Valentini e Alessandra Peppucci dell’associazione genitori.
Hanno dato il proprio contributo al dibattito, accanto a Giacomo Porrazzini e Adriana Lombardi di Pensare il domani, Daniela Mercorelli del Cesvol, l’assessore al welfare del Comune, Cristiano Ceccotti, i docenti dell’università di Perugia, Raffaele Federici e Cristina Montesi e Marco Cavallari, dell’istituto Casagrande-Cesi.
Un focus che si è chiuso con una promessa: “L’emergenza non è alle spalle ma la certezza è che nessuno verrà lasciato solo”.