Agricoltura: al via l’avventura della nuova Contoterzisti Umbria

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Numeri ancora piccoli ma obiettivi importanti per la nuova organizzazione Contoterzisti Umbria che, sebbene costituitasi un anno fa, ha iniziato a essere operativi solamente da ieri, domenica 10 maggio, con la prima riunione dei soci, in assemblea all’Umbriafiere di Bastia Umbra. All’incontro, che ha visto la partecipazione di circa settanta operatori del settore, erano presenti Sergio Bambagiotti, presidente regionale dell’associazione di categoria, Aproniano Tassinari e Francesco Torrisi, rispettivamente presidente e direttore dell’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali (Uncai), di cui Contoterzisti Umbria è parte e sezione territoriale, Marco Caprai e Alfredo Monacelli, rispettivamente presidente e segretario generale di Confagricoltura Umbria. La confederazione ha, infatti, dato sostegno politico, appoggio logistico e organizzativo, con personale e strutture, alla nascita e allo sviluppo di Uncai, sia a livello nazionale che locale. È intervenuta, inoltre, Fernanda Cecchini, assessore alle politiche agricole della Regione Umbria. “Abbiamo già una cinquantina di iscritti – ha spiegato, presentando il progetto, Bambagiotti –  e contiamo di raggiungere presto almeno le cento unità. Forniamo assistenza sindacale e diamo voce alla categoria portandone le istanze a tutti i livelli. Vogliamo ottenere, in primo luogo, riconoscimenti dalle istituzioni e semplificazioni burocratiche. L’assessore Cecchini ha già dato la disponibilità a farci partecipare al ‘Tavolo verde’. Sarebbe per noi essenziale, poi, poter usufruire degli aiuti comunitari previsti nel Psr”. “C’è una misura specifica, la 16 – ha risposto l’assessore regionale –, che sostiene e finanzia quei progetti che mettono in cooperazione gli imprenditori. Credo che anche il contoterzista possa usufruire di questo tipo d’intervento”. “Per ottenere ancora margini di profitto – ha commentato Caprai – quella delle reti d’impresa è oggi l’unica strada percorribile”. In Umbria, infatti, regione in cui attualmente operano circa 250 contoterzisti, di cui molti anche agricoltori, gran parte delle imprese agricole ha dimensioni medie e piccole. “Queste da sole – ha specificato Cecchini – non ce la farebbero a dotarsi di macchinari che oltre ad avere costi elevati sarebbero anche sproporzionati alle loro dimensioni. Il contoterzismo dà invece a tutti la possibilità di usufruire delle tecnologie riservate solitamente solo alle grandi realtà”. “La competitività delle aziende agricole – ha aggiunto Monacelli – passa anche per la riduzione dei costi di produzione e per la qualità. I  contoterzisti si distinguono per una dotazione di mezzi meccanici sempre al passo con i tempi, perciò meno impattanti sull’ambiente e con una resa operativa elevata. Garantiscono inoltre una professionalità elevata e ogni tipo di lavorazioni necessarie in campagna”. Lavorazioni di cui Contoterzisti Umbria ha realizzato e distribuito a tutti i soci un tariffario a cui attenersi. Di Europa si è poi parlato anche in relazioni ai pagamenti della Pac agli agricoltori. “Stiamo soffrendo – ha spiegato Bambagiotti – per i ritardi della Comunità europea. Ritardi che si riversano di conseguenza nei saldi delle nostre fatture. Anche se non per colpa degli imprenditori agricoli siamo così costretti a fare loro da banca”. “In questi momenti difficili – ha sottolineato quindi Tassinari – contoterzisti e agricoltori devono stare fianco a fianco e non sfruttarsi a vicenda. Devono essere partner per raggiungere un risultato economico comune”.