Afas, il neo presidente D’Acunto: “Il farmacista è un prezioso punto di riferimento”

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Afas, il neo presidente D’Acunto: “Il farmacista è un prezioso punto di riferimento”.“Nessuna rivoluzione ma un imprinting innovativo nel solco di efficienza e qualità già tracciato dal direttore generale Raimondo Cerquiglini”.

   

Con la nomina del nuovo presidente AFAS, Avv. Antonio D’Acunto, per l’Azienda si apre un nuovo corso.

“Ma non ci sarà nessuna rivoluzione – precisa subito il neo presidente – ma piuttosto un nuovo imprinting, una nuova impostazione che senza uscire da una strada già tracciata (di efficienza e qualità) grazie anche alla professionalità e dedizione del direttore Raimondo Cerquiglini segnerà un passo in avanti, deciso e strategico, per l’azienda”.

Quali saranno le parole chiave del suo mandato?

“Le parole chiave della fase che si è appena aperta – spiega il neo Presidente – saranno ‘più servizi’, ‘massima efficienza’ e ‘più comunicazione’, grazie anche all’ausilio di due valenti consiglieri di amministrazione, il vice presidente Dott. Francesco Diotallevi e la dott.ssa Cristina Merli”.

In che modo attuerete queste idee?

“Nel rispetto del proprio statuto e con la volontà di entrare sempre più naturalmente nella vita quotidiana dei cittadini. Afas infatti, a partire da quest’anno, vuole divenire e proporsi come vero e proprio punto di riferimento per la comunità e per il territorio, rendendo tangibile la sua missione di farmacia sociale. E sarà proprio ‘l’anima sociale’ di Afas il perno intorno al quale ruoteranno le iniziative e le campagne 2020 dell’azienda”.

Anima sociale: per una farmacia si tratta di un obiettivo coerente ma anche ambizioso…

“Che, nel nostro caso, si sommerà al duplice obiettivo di farsi conoscere e riconoscere in modo chiaro dalle persone e quello di far tornare ad essere la Farmacia un effettivo presidio del Servizio Sanitario Nazionale, come previsto dalla legge 833/78”.

Ecco, cercando di essere didascalici, può spiegarci esattamente che cos’è Afas?

“Afas è una farmacia sociale, un ente di diritto privato in controllo pubblico, strumento del Comune per l’erogazione dei servizi farmaceutici e sanitari, una farmacia che si pone sul mercato come tante altre ma con un occhio al territorio per soddisfare, attraverso la sua rete di 14 farmacie (undici nel comune di Perugia, una a Città della Pieve, una a S. Feliciano e una a Todi), le esigenze della cittadinanza. Se si aggiunge che per ogni euro speso nelle farmacie Afas, l’azienda riconosce una parte dell’introito al Comune di Perugia si spiega anche la sua fama di ‘farmacia dei perugini’”.

Come immaginate di valorizzare queste prerogative?

“Innanzitutto mettendo a disposizione dei cittadini una serie di servizi innovativi e iniziative concrete che restituiranno alla Farmacia tutta la dignità e l’importanza del suo ruolo di presidio sociale oltre che sanitario. Inoltre valorizzeremo la mission di Farmacia Sociale attraverso queste azioni all’interno delle farmacie che le renderanno dei punti di riferimento sicuri e rassicuranti per gli utenti. Vogliamo farmacie sempre più efficienti e vicine al cittadino, con la cortesia, la disponibilità e la dedizione dei farmacisti e dei dipendenti, nei confronti del Cliente, che sono e saranno, sempre di più, un vero e proprio elemento di distinzione e riconoscimento dell’Azienda”.

Qual è la visione a monte di questa impostazione?

“Siamo convinti che più i servizi sono all’altezza, più aumenta la qualità della vita del cittadino, minori sono gli accessi impropri al pronto soccorso. Un’impostazione che non si traduce soltanto in un servizio migliore alla comunità ma anche in un grande risparmio della spesa sanitaria e farmaceutica che permetterà di liberare risorse economiche, allocandole dove più necessario”.

Avete delle campagne alle porte?

“Nel 2020 abbiamo già in calendario numerose iniziative, molto interessanti, che annunceremo a breve. Nei prossimi giorni inoltre partiremo con il ciclo di incontri ‘Incontriamoci per Conoscere, incontriamoci per prevenire’: nove appuntamenti previsti in farmacia con una ginecologa e un’ostetrica per fare corretta informazione medico-scientifica sul tema della menopausa”.

In queste ore sta dilagando la psicosi da Coronavirus: come si pone AFAS nei confronti dei cittadini in questo delicato momento e quali consigli vi sentite di dare?

“Ci poniamo con la responsabilità di sempre: il farmacista rappresenta un prezioso punto di riferimento per la cittadinanza. È presente 24 h su 24, 365 giorni l’anno: l’unico professionista con il quale non è necessario prendere appuntamento. Credo che incarnare il nostro ruolo di presidio sociale sia il miglior contributo che possiamo dare alla causa. Raccomandando alle persone di avere grande senso di responsabilità, ma di non farsi prendere dal panico”.