È stato presentato stamani a Terni, nella sede della biblioteca comunale, il corso di studio dedicato alle Biotecnologie che partirà prima dell’inverno e avrà sede a Terni. Quello in Biotecnologie è il più recente dei percorsi formativi attivati nell’ambito di Its Umbria, la scuola di specializzazione finanziata dal Miur, dalla Regione Umbria e partecipata dalle imprese, che nasce con l’obiettivo di formare giovani “super tecnici” da inserire nel mondo del lavoro. Il corso è gratuito, ha durata biennale e la partecipazione è a numero chiuso.
La figura professionale che il corso si propone di formare opera nei comparti chimico, ambientale e dei biomateriali partecipando sia alle attività di ricerca e sviluppo sia a quelle di pianificazione, realizzazione, gestione e controllo di progetti, processi, attività e impianti, contribuendo alla corretta applicazione di procedure di produzione.
A illustrare il corso in Biotecnologie, il piano di studi e le opportunità che l’Its Umbria con esso propone sono stati Cinzia Fabrizi, dirigente scolastico Itts Allievi di Terni, scuola di riferimento per l’indirizzo ITS Biotecnologie, Aurelio Forcignanò, direttore Confindustria Umbria, Carla Emiliani, professore ordinario di Biochimica dell’Università degli Studi di Perugia, Daniele Guerra, plant manager Tarkett spa, Daniela Riganelli, Novamont spa e Fabio Paparelli, vice presidente Regione Umbria. Ha coordinato e introdotto gli interventi il direttore di Its Umbria Nicola Modugno.
“L’attivazione del corso di studi in Biotecnologie – ha sottolineato il direttore di Confindustria Umbria Forcignanò – si inserisce in un contesto produttivo regionale che sta manifestando grande sensibilità e attenzione rispetto alle tematiche della chimica verde e più in generale della chimica tradizionale. In Umbria, e a Terni in particolare, è presente lo stabilimento di bio-plastica che alimenta quasi tutto l’indotto d’Italia. Inoltre importanti aziende qui localizzate, provenienti dal mondo della plastica fossile, si stanno aprendo a sperimentazioni di materiali provenienti da fonti rinnovabili”.
In questa prospettiva di sviluppo, un ruolo di primaria importanza lo riveste il settore educativo-formativo. Il nuovo percorso Its per «Tecnico superiore per la ricerca e sviluppo di prodotti e processi a base biotecnologica» è progettato dunque proprio avendo a riferimento il settore produttivo delle biotecnologie industriali e ambientali avendo come obiettivo prioritario quello di contribuire al rafforzamento della bioeconomia nella nostra regione con anche riflessi di carattere nazionale”.
“L’Its rappresenta uno degli strumenti di cui la Regione Umbria si sta dotando per sostenere la formazione e l’occupabilità – ha detto il vice presidente della Regione Umbria Paparelli – in particolare questo nuovo percorso dedicato alle biotecnologie rappresenta una tappa particolarmente importante per il tessuto imprenditoriale ternano. Si tratta di una iniziativa che valorizza una sinergia ormai irrinunciabile tra imprese, università e scuole e che offre risultati importanti sul piano della crescita e delle opportunità occupazionali”.
“L’istituto tecnico Allievi – ha ricordato il dirigente scolastico Fabrizi – è una scuola di riferimento per le aziende del territorio. Partecipando attivamente come scuola di riferimento al corso dedicato alle Biotecnologie siamo convinti di contribuire all’ampliamento dell’offerta formativa in un settore importante e in forte crescita. L’Its formerà tecnici non solo a disposizione delle imprese attive a Terni ma anche di quelle nazionali e internazionali”.
“Le biotecnologie – ha spiegato Emiliani dell’Università degli Studi – sono tutte quelle tecnologie che usano organismi viventi, o parti di essi, per produrre quantità commerciali di prodotti utili all’uomo, per migliorare piante ed animali o microrganismi utili per usi specifici e per sviluppare applicazioni in campo sanitario. Le biotecnologie quindi sono trasversali e multidisciplinari e possono essere applicati a molti ambiti: alla chimica, all’energia, all’ambiente, all’agricoltura, all’innovazione tecnologica. Questo percorso formativo, peraltro, si inserisce in un territorio, quello umbro particolarmente predisposto alle biotecnologie. Nello specifico il nuovo corso approfondirà con maggiore dettaglio la parte particolarmente interessante delle biotecnologie industriali, come la tipologia delle aziende partecipanti al progetto sta a testimoniare”.
A tal proposito gli interventi di Guerra (Tarkett) e Riganelli (Novamont) hanno sottolineato come la partecipazione di queste aziende sia concreta e propositiva. I profili che saranno formati, infatti, sono quelli richiesti dalle aziende nei loro processi industriali e di ricerca. In questo senso la sinergia scuola-università-imprese rappresenterà un modello virtuoso, già sperimentato con successo negli altri indirizzi.
Cos’è Its Umbria
Its Umbria è un’accademia tecnica che propone un’offerta formativa post-diploma differenziata da quella universitaria. La percentuale degli occupati al termine del percorso formativo è particolarmente elevata e superiore a quella conseguita al termine di altri percorsi di istruzione.
La scuola di alta specializzazione è gratuita ed è possibile scegliere tra cinque diversi percorsi didattici: Meccatronica (esperti in gestione e programmazione della produzione, progettazione CAD-CAM, lavorazioni a CNC per aziende meccaniche, esperti in programmazione e gestione di sistemi di automazione e robotici per aziende del settore), Casa (esperti in costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici), Agroalimentare (esperti in gestione della produzione e trasformazione dei prodotti di aziende agrarie e agro-industriali per le varie filiere produttive), Biotecnologie (esperti in gestione dei processi produttivi per aziende dei comparti chimico, farmaceutico, ambientale e dei biomateriali) e Internazionalizzazione (esperti in marketing e commercio estero per aziende operanti nel settore). I bandi, che scadranno il 30 ottobre, sono disponibili sul sito di Its Umbria www.itsumbria.it. La partecipazione a tutti i corsi è a numero chiuso, con frequenza obbligatoria e prevede un massimo di 20 partecipanti per ciascun corso.