A Orvieto un incontro con Sami Modiano

170

Domenica 26 febbraio alle ore 10.30 a Palazzo Coelli

   

Sami Modiano, 93 anni, uno degli ultimi internati del campo di sterminio di Auschwitz, dove perse padre e sorella, racconterà la propria terribile esperienza ai giovani di Orvieto e a quanti vorranno rievocare insieme a lui una pagina mai voltata della storia, la tragedia dell’Olocausto.

Domenica 26 febbraio alle ore 10.30 a Palazzo Coelli, all’interno dell’Auditorium ‘Gioacchino Messina’ a due passi dal Duomo, Modiano, accompagnato sul palco da Ruben Della Rocca, vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma, sarà intervistato davanti al pubblico dal giornalista Roberto Conticelli nell’ambito dell’appuntamento aperto a tutta la popolazione intitolato ‘Ho visto l’orrore. Il futuro della memoria’. Si tratta del primo evento organizzato dal neo-costituito ‘Club Amici della Stampa’ di Orvieto. Modiano, nativo dell’isola greca di Rodi, all’epoca provincia italiana, venne prima espulso dalla scuola all’atto della promulgazione delle leggi razziali nel 1938 e poi arrestato dai tedeschi insieme alla propria famiglia e condotto nel famigerato lager gestito dai nazisti. Divenuto amico di Piero Terracina, storico sopravvissuto italiano, dopo la liberazione del campo da parte dell’esercito russo nel gennaio 1945 ha scelto di vivere a Roma. Soltanto dal 2005, quando aveva 75 anni d’età, Modiano ha deciso di raccontare i lunghi mesi di dolore e di paura vissuti oltre il filo spinato e in questi anni ha incontrato migliaia di ragazzi di ogni parte d’Italia, divenendo così uno dei testimoni più attivi della Shoah. Nelle scorse settimane, in un evento organizzato dall’Ordine dei giornalisti del Lazio, ha incontrato pubblicamente la premier Giorgia Meloni, alla quale ha descritto le sofferenze patite.