A Corciano ballando a ritmo di musica e colori per beneficenza

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La serata, ad ingresso libero, è stata organizzata da Vivo a Colori Aps

 

 Saranno oltre 20 le donne che, lasciate libere di esprimersi e di mettersi in gioco esprimendo le proprie emozioni e raccontando storie legate ad un percorso di malattia, saliranno sul palco del Teatro della Filarmonica di Corciano sabato 23 settembre (ore 21). Lo spettacolo, intitolato “Emozioni in movimento, fashion week colors Perugia”, è ad ingresso libero (per info: 349 2613610) ed è per beneficenza, per contribuire ad acquistare i materiali di consumo, aghi e pigmenti, per il tatuatore medicale Omnia, necessario per la ricostruzione non chirurgica del seno, donato nei mesi scorsi alla Breast Unit dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. L’evento, organizzato dall’associazione Vivo a Colori della presidente Claudia Maggiurana, ha il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Corciano; il supporto del Teatro Filarmonica di Corciano, di Amico Soluzioni e della Proloco di Ruscio

La serata, che sarà presentata da Marco Cruciani e Federica Bardani, si aprirà con l’esibizione della Jam 2.0 music Lab, una giovane realtà del territorio corcianese che organizza corsi di strumento, di musica d’insieme, seminari, clinic e concerti rivolti a tutte l’età. Eseguiranno varie canzoni quali: Personal Jesus, Kashmir Kashmir, Egocentrica, In ognuno di noi, Californication e Believ. Sul palco anche gli artisti Stefano Bariletti e Monica Giorgini, la ballerina Lucia Lucia, la campionessa mondiale paragilitydog Federica Ricci e l’associazione La Brigata Indipendente.

 “Sarà uno spettacolo emozionale – spiega Claudia Maggiurana, coordinatrice dell’evento – dove le emozioni sono in movimento. Fa parte di un progetto psico-sociale, denominato ‘risveglio della bellezza’ ed ideato dall’associazione Vivo a Colori, per aiutare le donne a far uscire le emozioni. Serve per far acquistare autostima, per accettare la propria bellezza in ogni momento e trasformazione, senza vergogna di ciò che ci accade. Quello che proponiamo è un evento da vivere più che da raccontare, perché ognuno di noi lo percepisce in modo personale e diverso”.