(AUN) – Perugia, 04 novembre 2025 – “Abbiamo accolto le comunicazioni a noi rivolte nel corso dell’incontro che si tenuto ieri, lunedì 3 novembre, tra Rfi, Trenitalia e le regioni Toscana, Umbria e Lazio sul tema del nuovo orario ferroviario – afferma l’assessore regionale Francesco De Rebotti – con stupore e profonda insoddisfazione. Negli ultimi mesi l’assessorato ha presentato a Rfi e Trenitalia una molteplicità di proposte a parziale sollievo dei disagi perduranti: reingresso in Direttissima degli Intercity per Orvieto 596 e, in particolare, 598; incremento delle carrozze nei treni a maggiore affollamento; organizzazione di treni “duplex”, ovvero aggancio di due convogli in un unico complesso per affrontare tratte comuni particolarmente affollate, per poi “sganciare” il singolo treno sul proprio itinerario, ad esempio sulla tratta Roma–Orte in configurazione doppia, per poi far proseguire un treno verso Firenze ed uno verso Ancona; introduzione di scontistiche ai pendolari cofinanziate da Regione e Trenitalia; autorizzazioni temporanee, fino alla fine dei lavori PNRR, all’utilizzo di treni di ordine superiore a quello previsto dal proprio abbonamento, come, ad esempio, Intercity invece di Regionali Veloci. Ci si attendeva quindi la disponibilità all’attuazione o all’approfondimento tecnico di almeno alcune delle proposte fatte nell’interesse delle persone che ogni giorno utilizzano il treno”.
“Ho ritenuto necessario – dichiara l’assessore che ha poi abbandonato l’incontro – evidenziare il dissenso totale a questo tipo di approccio, comunicando con rammarico di dover necessariamente richiedere la soppressione della fermata di Orte RV 4514 delle 17:00 per Foligno, fermata concessa per assecondare le esigenze dei pendolari del sud dell’Umbria e del nord del Lazio e che non ha ottenuto, a ora, nessun reale ulteriore supporto che conducesse alla sua conferma, generando invece enormi problemi di sovraffollamento”.
Come noto, sin dalla fine del 2024, con l’avvento dell’attuale orario, si sono pesantemente incrementati i disagi per l’utenza ferroviaria, anche in virtù delle ripercussioni sui servizi dovute ai numerosi cantieri PNRR sulla rete nazionale e regionale. L’incontro pertanto era molto atteso dalle regioni interessate per capire se il nuovo anno avrebbe portato alcuni degli auspicati miglioramenti del sistema ferroviario dell’Italia centrale, rivendicati in primis dai pendolari.
Per RFI era presente l’ing. Daniele Moretti, responsabile della Direzione Circolazione, per Trenitalia l’ing. Marilisa Grilletta, Direttore della Pianificazione Industriale, per la Regione Lazio l’assessore Ghera, per la Regione Umbria l’assessore De Rebotti, per la Regione Toscana il Direttore Enrico Becattini, visto che ancora non è stato nominato il nuovo assessore ai trasporti.
Rfi e Trenitalia hanno esordito confermando che Art, alla fine della scorsa settimana, ha deliberato definitivamente la proroga per l’utilizzo dei treni regionali con velocità di fiancata di 160 Km/h in linea direttissima fino al Luglio ’27, all’esito di un’azione di sensibilizzazione avviata dalle tre regioni nei mesi passati, a tutela teorica dell’efficacia del trasporto ferroviario verso i nodi di Roma e Firenze. Tale notizia, già nota da tempo, è stata valutata positivamente dalla Regione Umbria, nella consapevolezza che non determina però miglioramenti rispetto alla condizione attuale.
In seconda battuta Rfi e Trenitalia hanno comunicato che il nuovo orario ferroviario ripercorrerà le stesse caratteristiche di quello attuale. Se Rfi ha ipoteticamente e timidamente aperto alla sperimentazione dei treni duplex, evidenziandone l’utilità in una rete oramai totalmente satura, Trenitalia ha bruscamente interrotto ogni aspettativa in tale senso, rifiutandone la sperimentazione con il materiale rotabile attuale e affermando che i nuovi treni a 200 Km/h non sono utilizzabili in configurazione doppia perché tale caratteristica non è stata chiesta (dalla stessa Trenitalia) al momento della gara per l’approvvigionamento dei nuovi treni.
Si è sottolineato da parte di Trenitalia che all’epoca, vista l’urgenza dell’approvvigionamento, questa necessità non è stata valutata. Peccato che tale urgenza, dopo 8 anni dalla sottoscrizione del contratto, ancora non abbia portato all’Umbria un solo treno, a fronte dei 12 ordinati, che dovevano in origine essere messi in esercizio a partire dal 2021, oltre 4 anni fa.
I treni saranno consegnati durante il 2026 e nei primi sei mesi del 2027 e saranno privi di questa importantissima caratteristica funzionale strategica oltre che trovare, di fatto, una linea Direttissima in cui lo spazio si è andato man mano riempiendo coi treni “a mercato”.
Parimenti è stata negata la possibilità di utilizzare un numero superiore di carrozze sui treni sovraffollati, anche a fronte della disponibilità della Regione di fare la propria parte nel finanziamento dell’operazione.
Su tutte le altre proposte nessuna concessione da parte di Trenitalia: le reiterate richieste dell’Assessorato sono state integralmente rigettate, in diniego di quella responsabilità sociale che viene richiesta ad un operatore del pubblico servizio, tanto più posseduto al 100% da capitale pubblico.
In aggiornamento della riunione di ieri è comunque da sottolineare come Rfi e Trenitalia, nella giornata odierna, abbiano mostrato volontà di proseguire un confronto con la Regione Umbria sulle proposte già da tempo avanzate e qui rappresentate. Volontà a cui si è risposto con la massima disponibilità al confronto, tra l’altro mai venuta meno, ma si confida con altro approccio e con alta motivazione nel riconoscere e provare a risolvere le problematiche vissute quotidianamente da migliaia di pendolari umbri, toscani e laziali.
Con l’occasione è stato comunicato il potenziamento immediato di una carrozza del RV 4106 delle 17:20 per Orvieto, di cui si prende atto e si spera propedeutico a una fase di condivisione e individuazione di soluzioni efficaci e soddisfacenti.





























