Dalla pesca sportiva alla salvaguardia della trota mediterranea, tanti approfondimenti nei due giorni, mostre e dimostrazioni pratiche – Cuore pulsante dell’evento il ‘Nera Fly Fishing Show’, con espositori anche da Stati Uniti, Svezia e Francia
Si è aperta sabato 11 ottobre la terza edizione del Festival delle acque, evento in scena fino a domenica 12 ottobre a Cerreto di Spoleto, con l’obiettivo di celebrare le acque sorgive, fluviali e termali della Valnerina, sottolineando il loro ruolo fondamentale nella cultura, nell’identità e nella vita quotidiana del territorio.
Diverse sono le location coinvolte, a partire dal Centro sociale di via della Circonvallazione, cuore pulsante dell’evento, dove si trova il ‘Nera fly fishing show’, alla prima edizione, un’area espositiva per lo shopping e l’interazione con le associazioni di pesca; il Teatro comunale, per un’immersione culturale nelle mostre artistiche, antropologiche e la collezione vintage di attrezzature da pesca; piazza Pontano, punto di partenza per le avventure outdoor come il ‘Giro delle acque’ in mountain bike e il trekking; il fiume Nera (con aree nokill e zrs), un vero e proprio campo scuola a cielo aperto per mini corsi e dimostrazioni di pesca a mosca e, infine, la sala del Consiglio comunale per l’approfondimento convegnistico, la tavola rotonda ‘La pesca sostenibile per lo sviluppo locale. Buone pratiche a confronto’ (sabato alle 17.30) e il workshop tecnico ‘La conoscenza delle specie bentoniche applicata alla pesca mosca’ (domenica alle 11, a cura di Roberto Brenda).
Dopo il taglio del nastro ufficiale nell’area espositiva, alla presenza della autorità cittadine, la giornata di sabato è proseguita con il convegno ‘La salvaguardia degli ecosistemi acquatici per la rinascita sostenibile del territorio’: presenti il sindaco della città, Giandomenico Montesi, il presidente di Legambiente Umbria Maurizio Zara e la direttrice del Cedrav Caterina Comino, in un dibattito a cui hanno preso parte diverse voci accademiche e istituzionali su temi cruciali, moderato dalla vicedirettrice di Legambiente Umbria Martina Palmisano.
Si è parlato di pesca sportiva come strumento di conservazione e di sviluppo locale con Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria; Michele Croce, del Servizio tutela e gestione della fauna, attività venatoria e pesca sportiva della Regione Umbria, ha illustrato l’organizzazione del Centro ittiogenico di Cerreto di Spoleto per la conservazione della trota mediterranea in Umbria; Massimo Lorenzoni, professore del Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli studi di Perugia ha parlato dei ‘Progetti life’ per la conservazione della biodiversità acquatica in Umbria; Valentina Della Bella, di Arpa Umbria, ha esposto una relazione sulle microplastiche nelle acque superficiali e le principali metodiche di monitoraggio e analisi; Giancarlo Piccirillo, di Vus Umbria, si è concentrato sul progetto delle ‘Fognature della Valnerina’ per la qualità del fiume Nera; Riccardo Modestia, direttore dei Bagni di Triponzo, ha raccontato l’esperienza di questa struttura per “un turismo che rigenera il territorio”; il convegno ha dato spazio anche ad una esperienza internazionale illustrata da Marco Casu, del Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università degli studi di Sassari, sulla gestione ittica della Salmo letnica del lago di Ohrid in Albania.
“Ci troviamo in un territorio ricco di acqua – ha detto il sindaco Montesi –, termale, fluviale e sorgiva, attraversato dai tre fiumi, Nera, Vigi e Corno; intorno a queste acque vengono fatte un sacco di attività e attraverso il Festival vogliamo dimostrare come riuscire a tutelare sempre di più il nostro bene più prezioso. Quest’anno abbiamo introdotto anche il Nera Fly Fishing Show, con espositori da Svezia, Stati Uniti e Francia, in uno spazio recuperato dopo il sisma e ora di nuovo a disposizione della comunità”.
“Sono tre i progetti europei – ha spiegato il professore Lorenzoni – per il miglioramento dello stato di conservazione della trota mediterranea; il primo, iniziato nel 2013, si è concluso ed attualmente sono attivi il progetto Life Streams e il progetto Life Imagine. Tutti e tre i progetti hanno come focus la conservazione di specie ittiche di interesse europeo come la trota mediterranea, appunto, una specie ittica che in Valnerina ha uno dei nuclei più consistenti, ma che in Italia è considerata in generale a rischio critico di estinzione. Sono state prese una serie di iniziative, fra le quali, ad esempio, la riconversione di alcuni impianti di allevamento che hanno iniziato ad utilizzare riproduttori puri partendo da individui selvatici catturati sul campo e da lì, attraverso operazioni di ripopolamento, eradicazione e reintroduzione, piano piano si sta cercando di far recuperare spazio, importanza, abbondanza alle popolazioni di questa specie; quindi, si sta facendo un tentativo di recupero complessivo e la Valnerina è una delle località, il Nera in particolare, dove appunto questi progetti si sono concentrati”.
“Siamo impegnati da quasi 30 anni su questo territorio – ha spiegato Zara – e l’idea di questo Festival nasce di fatto dal gruppo di volontari di Legambiente, che si occupa di curare l’ecosistema fluviale consentendo la pratica di un’attività sostenibile come quella della pesca sportiva. È fondamentale per noi tenere insieme i due aspetti per riuscire a essere efficaci nella cura e nella preservazione del territorio, ponendo attenzione anche alle comunità locali e alle loro attività economiche. Da un punto di vista ambientale questo è un territorio di straordinario valore e paga le difficoltà che hanno tutte le aree interne in Italia e in Umbria in particolare, cioè lo spopolamento. La sfida per noi è quella di trovare un modo per preservare questo valore da un punto di vista ambientale, naturale, storico e paesaggistico mantenendo gli elementi economici, sociali e dei servizi di cui questo territorio montano necessita”.
Il Festival delle acque prosegue domenica 12 ottobre con escursioni in mountain bike e trekking (partenza alle 9 da piazza Pontano), dimostrazioni dei migliori fly tyers italiani e stranieri, laboratori e workshop, con tante curiosità e novità da scoprire, grazie alla presenza di club e scuole di pesca regionali e nazionali, oltre a operatori del settore. L’evento è realizzato dall’amministrazione comunale di Cerreto di Spoleto, in collaborazione con Legambiente Umbria e il sostegno, per la comunicazione, del Consorzio Bim del Nera e Velino della provincia di Perugia.
Rossana Furfaro