Nell’ambito degli straordinari servizi finalizzati al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, svolti dai Carabinieri del NOR della Compagnia di Terni, nella giornata di giovedì una persona è stata tratta in arresto ed un’altra deferita in s.l.. Nel primo pomeriggio, una pattuglia della Sezione Radiomobile, in via del Centenario, ha intercettato un autoveicolo, poi risultato a noleggio, con a bordo un 19enne albanese, incensurato e presente sul T.N. per turismo che, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di n. 37 involucri di cocaina per un peso complessivo di circa 18 grammi. Per lui è scattata la denuncia in s.l. per detenzione a fini di spaccio.
Nella prima serata, invece, un’altra pattuglia del medesimo Reparto ha controllato in viale Centurini un Suv, sempre a noleggio, condotto da un 22enne albanese, anch’egli entrato in Italia con visto turistico ma già gravato da un recente precedente specifico: sottoposto a perquisizione personale e veicolare, gli operanti hanno rinvenuto n. 23 confezioni di cocaina, per un peso complessivo di circa 15 grammi e n. 3 dosi di hashish da un grammo ciascuna, il tutto occultato all’interno del bracciolo, posti in sequestro unitamente alla somma in contanti di quasi 1.000,00 € in banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Il giovane è stato tratto in arresto in flagranza di reato e trattenuto in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo, svoltosi ieri mattina, all’esito del quale il Giudice, nel convalidare l’arresto, ha disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nel Comune di Terni. Al momento del controllo il 22enne è stato anche sottoposto al test salivare antidroga, che ha dato esito positivo in relazione all’assunzione di cannabinoidi, metanfetamine e cocaina ma il giovane ha poi rifiutato gli accertamenti di secondo livello, motivo per il quale è stato deferito in s.l. per guida sotto l’influenza di stupefacenti, con contestuale ritiro della patente di guida.
Entrambi i procedimenti sono pendenti in fase di indagini preliminari e sino ad eventuale condanna irrevocabile gli indagati devono ritenersi innocenti.